Il connubio storico e culturale che da millenni lega l’Egitto e l’Italia avrà ancora una volta la meglio sulle crisi economiche e politiche che hanno interrotto un flusso turistico fiorente e consolidato. E’ ora di considerare la rivoluzione egiziana una brutta parentesi, che peraltro ha riguardato esclusivamente la popolazione del Paese e non i turisti, e di ritornare ai livelli del 2010 quando I viaggiatori italiani in Egitto sono stati un milione e 200mila. E’ la sintesi di quanto emerso dal Convegno Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo) svoltosi a Luxor a fine aprile con la partecipazione di 450 tra agenti di viaggio, giornalisti e accompagnatori, impeccabilmente organizzato dal Ministero e dall’Ente per il Turismo Egiziano. Non a caso a Luxor, città mirabile per i fastosi templi, quello nel bel mezzo del suo centro abitato, il magnifico tempio di Karnak e l’avveniristico Tempio di Hatshepsut nella Valle delle Regine. Ed è da Luxor, e dalla vicina Aswan, che partono le navi per la mitica crociera sul Nilo, viaggio nell’archeologia, nella suggestione e nella storia dell’antica civiltà egizia che ha permeato di sé tutte le altre. Un modo ineguagliabile di visitare l’Egitto tant’è che è stato ripristinato anche il vecchio programma della crociera lunga, che parte da Aswan e arriva a il Cairo e in due settimane attraversa tutto il territorio lungo il Nilo toccando località altrimenti trascurate come Dendera, Nag Hamady, Minya, Tell El Amarna e Beni Suef.
Da sinistra: il Governatore di Luxor Ezzat Zaad,il Ministro del Turismo EgizianoHisham Zaazou, il Presidente Fiavet NazionaleFortunato Giovannonie il Presidente d’Onore FiavetGiuseppe Cassarà
Tuttavia, paradossalmente, è proprio la crociera su Nilo ad aver subito di più la crisi turistica in Egitto, con una percentuale altissima di navi ferme. Colpa in gran parte di un’informazione mediatica non corretta che durante la rivoluzione egiziana ha ingiustamente costruito l’immagine di un Paese sconsigliabile al turismo. Ora bisogna correre ai ripari e riproporre le condizioni per tornare ai flussi turistici che fino a un paio di anni fa non avevano bisogno di spinte, specie dall’Europa e dall’Italia. Un concetto ribadito durante il convegno Fiavet da tutte le autorità presenti: Hisham Zaazou, Ministro del Turismo Egiziano, Ezzat Zaad, Governatore di Luxor, Mohammed El Gabbar, Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia, Fortunato Giovannoni, Presidente Fiavet Nazionale, Giuseppe Cassarà, Presidente d’Onore Fiavet ed Enzo Manunza, Responsabile Eventi Fiavet. “ Il nostro obiettivo entro il 2013 è l’aumento del 25% dei turisti italiani in Egitto” ha dichiarato il Ministro del Turismo Egiziano Hisham Zaazou “ Agevoleremo questo risultato insistendo sulla sicurezza dell’Egitto. A questo proposito attueremo quanto prima il progetto da me annunciato alla Bit di installare delle webcam nei punti più turistici del Paese, in streaming e con grandi schermi in luoghi pubblici, affinché gli italiani possano vedere in tempo reale la situazione effettiva e non quella raccontata da certi giornali e televisioni”. Sarebbe davvero auspicabile che gli italiani tornassero a considerare l’Egitto tra le mete di viaggio preferite.
Mohammed El Gabbar, Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia
E’ di questo avviso anche Mohamed Abdel Gabbar, direttore dell’Ente del Turismo Egiziano in Italia: “La nostra missione oggi è quella di garantire che l’Egitto è una destinazione sicura e tranquilla in tutte le aree che non ha mai perso la disponibilità ad accogliere turisti e viaggiatori con il consueto profondo senso di ospitalità, soprattutto nei confronti degli italiani ai quali siamo uniti da storiche affinità”. Un legame tra i due Paesi ribadito anche dal Governatore di Luxor Ezzat Zaad il quale durante il convegno Fiavet ha espresso la sua condivisione sull’opportunità di riaccendere i rapporti tra Egitto e Italia: ”L’Italia è sempre stato il nostro partner culturale ed economico più importante d’Europa. Non possiamo certo dimenticare che è stata l’impresa italiana Garuzzi nel 1886 a costruire il Museo egiziano de il Cairo, e che sono italiani gli archeologi che hanno scoperto varie tombe nella Valle dei Re, primo tra tutti l’egittologo Ernesto Schiapparelli che nel 1904 scoprì la magnifica tomba di Nefertari”.
Dal canto suo, il Presidente della Fiavet Nazionale Fortunato Giovannoni ha tenuto a sottolineare: “La scelta della sede del convegno proprio in Egitto è un chiaro segnale che la Federazione crede sempre nella destinazione e cercherà di promuoverla combattendo la disinformazione mediatica che ha fortemente penalizzato il turismo. La Fiavet” ha proseguito Giovannoni “ avrà un ruolo determinante nell’incremento di una –offerta turistica Mediterraneo- caratterizzata da competitività, sostenibilità e qualità, nella quale l’Egitto si inserisce come meta imprescindibile per gli italiani”. A proposito di turismo sostenibile, il Ministro Zaazou ha annunciato: “l’Egitto ha grandi progetti per incentivare il turismo green e bio, attraverso la riduzione del 30% del consumo di energia negli hotel per rispettare l’ambiente. Già 46 alberghi sul Mar Rosso e nel Sinai si sono allineati a questi parametri ma stiamo lavorando per imporre controlli severi in tutto il Paese”.