Testo e Foto di Teresa Carrubba
Fu una delle prime colture apparse qui, quella della vite, grazie alla particolarità della terra argillosa e sabbiosa, che permette ancora oggi di produrre uve eccellenti. Il Sulcis Iglesiente e il Carignano, vino rosso dal colore rubino scuro certificato Doc nel 1977 che nasce da vigneti esposti al sole e resistenti ai venti di mare ricchi di salsedine.
Il suo gusto ricorda sentori di prugna cotta, frutta secca e marasche e si sposa con i sapori forti e decisi dei prodotti locali, dal famoso olio al tonno carlofortino, al pecorino, al carciofo e ai mieli. Sapori intensi, dunque, che uniti alla storia, alla natura, alla tradizione e all’ospitalità del popolo, offrono esperienze autentiche, legate a questo territorio.
Il Sulcis Iglesiente e la Strada del Vino Carignano che attraversa l’interno fino al mare con itinerari che comprendono visite alle cantine e alle aziende vitivinicole e agricole, ma anche alle enoteche, ai musei, ai siti di interesse archeologico e agli antichi borghi dei comuni di produzione di quest’uva: Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio. Luoghi da vivere lentamente e gustando questo rosso che racconta profumi, valori, storia e cultura di una terra antica e genuina e i sapori autentici di un’eccellente tradizione culinaria.
Un viaggio lungo la Strada del Carignano può rappresentare un’esperienza variegata filtrata dal personale interesse. Il Grande Sulcis è una costa aspra e suggestiva lunga 200 km con un entroterra affascinante, ricco di storie ed emozioni. Un itinerario che porta alla scoperta di un paesaggio unico, sorprendente, in cui è possibile intuire l’antico sapore del Mediterraneo con degustazione e visita guidata ad una delle Cantine dell’Associazione “Strada del Carignano del Sulcis”, visitare la miniera di Rosas, la galleria di Santa Barbara, scoprire le risorse naturalistiche del “basso” Sulcis e il territorio di Carbonia, tra storia mineraria ed archeologia.
Si può vivere l’essenza del territorio attraverso il trekking a cavallo nell’area del Golfo di Palmas, teatro nel 1323 dell’invasione degli aragonesi finalizzata alla conquista di Villa di Chiesa (Iglesias). Il viaggio ideale per chi desidera sentirsi immerso nella natura con spirito d’avventura ma senza rinunciare al piacere dei sapori con il rituale enogastronomico in una delle cantine della Strada con degustazione e una visita guidata al Caseificio Allevatori Sulcitani.
Altro itinerario prevede di imbarcarsi su un caicco e navigare lungo le coste del Sulcis ripercorrendo le antiche rotte delle tonnare e poi, su una Piaggio Vespa 125, attraversare un territorio ricco di bellezze naturali, tra gli arenili sabbiosi de La Bobba e di Guidi perfettamente incastonati tra incantevoli calette rocciose battute dal vento. E, a proposito di vento, che qui nel Sulcis Iglesiente non manca mai, il viaggio enogastronomico può avere anche una connotazione sportiva per via degli eccitanti sport acquatici che si possono praticare. Qualunque sia l’itinerario scelto o, perché no, percorrendo tutte le opzioni di viaggio, lungo la “Strada del Carignano del Sulcis” ci si può fermare nelle varie cantine associate.
La Cantina Mesa a Sant’Anna Arresi, gestita da Gavino Sanna, è moderna, 50 ettari di vigneto dove degustare “Buio”, il Carignano del Sulcis nato nei pressi di Porto Pino e il barricato “Buio Buio”. Un tempio del vino con un’immagine unica: bottiglie scure di vetro pesante, etichette minimaliste monocolore e il nome del vino contornato da una rivisitazione degli arazzi tradizionali della Sardegna.
La Cantina Santadi a Santadi: tra le eleganti barrique di rovere francese, i grandi vini rossi della Cantina di Santadi racchiudono i profumi della Sardegna, come il “Rocca Rubia”, Carignano del Sulcis DOC Riserva, rosso rubino quasi impenetrabile che emana intense note fruttate di more, mirtilli, vaniglia, mirto, cuoio e liquirizia, o il principe dei vini Rossi, il “Terre Brune” di grande stile, complessità e longevità. La Cantina Sardus Pater a Sant’Antioco: dal 1955, su una superficie di 250 ettari, lavora i vigneti producendo la DOC “Carignano del Sulcis”.
Ogni bottiglia è frutto della sapiente selezione delle uve, di una vinificazione effettuata secondo antiche regole e moderne tecniche, per garantire al consumatore un vino della migliore qualità, come “Arenas” il Carignano Riserva. La Cantina Calasetta a Calasetta: costituita nel 1932, l’azienda seleziona e lavora le uve migliori provenienti dal vitigno autoctono Carignano, sfruttando l’antica esperienza enologica.
Grazie al terreno sabbioso, produce un vino dalle caratteristiche uniche ed inconfondibili nel suo genere, che viene imbottigliato dalla cantina con etichetta “PiedeFranco”, perché si coltiva ad alberello senza il porto-innesto. La Cantina 6 Mura: nasce dalle sabbiose colline che si estendono dal litorale di Porto Pino, fino a Calasetta, passando per Giba e Sant’Antioco.
Il nome è l’assioma di “Su de Is Muras”, area protetta dell’iglesiente che si raccoglie attorno a Giba. Viene prodotto un vino con una forte connotazione di cui conserva, in un bouquet raffinato e al contempo avvolgente, il profumo dei venti salmastri e la dolcezza della macchia mediterranea.
Per maggiori informazioni:
Strada del vino carignano del Sulcis
Sulcis Iglesiente