di Lamberto Selleri
Un esperimento gastronomico eseguito a Torino in pochi anni ha reso gli “Spaghetti alla Bolognese celebri nel mondo “.Questi i fatti: i cuochi del ristorante dell’albergo “ Ville et Bologne” di Torino decisero di provare una nuova ricetta più economica ma ugualmente gradevole, sostituirono le tagliatelle di Bologna (di pasta fresca lavorata a mano )con gli spaghetti di Napoli (a pasta secca, più economici), e li condirono con il ragù alla bolognese. L’esperimento ebbe il plauso degli ospiti del ristorante, pertanto la direzione dell’hotel, visto il successo, decise di inserire il piatto “Gli spaghetti di Napoli con il ragù alla bolognese” nel menù che fece pubblicare sulla Stampa di Torino del 22 aprile del 1898.
Questa è dunque la data ufficiale dell’ingresso degli “spaghetti alla bolognese” nella gastronomia italiana prima e mondiale successivamente.
Dopo 117 anni da questo evento, dobbiamo essere grati a due ricercatrici dell’ Università di Bologna, PATRIZIA BATTILANI, Dipartimento di scienze economiche, e GIULIANA BERTAGNONI, Dipartimento di Storia culture civiltà, autrici del saggio:” Il restyling di una vecchia icona pop: la storia transnazionale degli Spaghetti alla bolognese,” infatti sono loro che hanno ritrovato sulla Stampa di Torino la data in cui è nata la famosa ricetta, notizia che finalmente mette fine all’incubo della presunta paternità sotto le due Torri.
Pubblichiamo anche l’incipit del saggio
“Gli spaghetti alla bolognese, cioè con un condimento a base di carne macinata (il ragù), sono oggi un esempio di cucina internazionale servita in tutti i paesi del mondo. Nei supermercati di molti continenti è poi possibile comperare scatolette, vasetti di vetro e cartoncini contenenti il sugo per gli spaghetti alla bolognese, oppure l’intero piatto liofilizzato o surgelato. Pur essendo identificati come un piatto italiano, non sono mai stati accolti fra i prodotti del “made in Italy, né in alcuna gastronomia incentrata sui prodotti del territorio
Il ragù alla bolognese è la linfa vitale che accomuna le tagliatelle e gli spaghetti alla bolognese, quindi quello che è accaduto a Torino possiamo definirlo un concepimento napoletano-bolognese avvenuto fuori dalle mura di Bologna. Pertanto cari cuochi bolognesi fatevene una ragione: gli spaghetti alla bolognese sono apolidi (torinesi) pur se conditi con linfa vitale bolognese. Oggi gli spaghetti alla bolognese risiedono in tutti i continenti, e, quando giungono in veste di turisti a Bologna, anelano a pranzare non da soli ma in compagnia delle affini tagliatelle, per apprezzarne le differenti caratteristiche, e gradirne i pregi .