Testo di Luisa Chiumenti
Un grande complesso di materiali preziosi, classificati e ordinati da Silvana Balbi De Caro è ora visibile al grande pubblico nell’allestimento, molto efficace ed originale, progettato dall’architetto Giovanni Bulian, all’interno di un edificio inaugurato il 25 ottobre scorso in Via Salaria 712, dai ministri Pier Carlo Padoan e Dario Franceschini, con una cerimonia ufficiale a cui ha partecipato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E’ interessante notare innanzitutto come il nuovo percorso espositivo del Museo della Zecca di Roma abbia voluto mettere in evidenza le caratteristiche di una struttura “nata in margine ad uno stabilimento monetario ancora attivo e da esso continuamente alimentata”. E ricordiamo anche che l’Italia tuttora, attraverso l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, possiede, dal 1982, il brevetto delle monete bimetalliche. Si tratta di una collezione che vanta 20 mila opere fra monete, medaglie, macchinari d’epoca, conii, punzoni, modelli in cera. Fino al 2014 solo una piccola parte della collezione, anche per motivi di spazio, era esposta dal 1961 nella sede del Ministero dell’Economia a via XX Settembre.
E quanti grandi nomi di artisti hanno contribuito a dare valore enorme a tali opere: basti pensare ad esempio alle 50 lire in oro emesse per il 50° anniversario del Regno d’Italia nel 1911, con l’incisione di Luigi Giorgi su modelli di Domenico Trentacoste (1900-1943). Il Museo, allestito dall’architetto Giovanni Bulian, pur accolto da un edificio moderno, mostra al suo interno una memoria antica, un monumento romano che caratterizzava in quel punto il percorso della via consolare Salaria. Durante i lavori per la costruzione del nuovo edificio infatti, accanto allo stabilimento monetario ancora attivo, è stato ritrovato un grandioso monumento funerario del II sec. d. C. intitolato ad un magistrato romano (è stata rinvenuta anche una “sella curulis”). L‘edificio moderno è stato costruito “attorno” al mausoleo, incorporandone la struttura, in modo molto suggestivo e scenografico. Ricordiamo che il Gabinetto Numismatico della Zecca di Roma venne istituito nel 1822 nell’ambito di un più ampio programma di riorganizzazione e rilancio dell’attività produttiva delle officine monetarie pontificie, mentre la prima sede della Zecca nacque a Roma nel 1908 in un prestigioso palazzo di via Principe Umberto che è attualmente la sede della ”Scuola della Medaglia” in cui prestarono il loro lavoro di docenti, personaggi di grande livello culturale, quali Adolfo Venturi e Giulio Aristide Sartorio. Non sono esposte soltanto monete, ma anche tutta serie di studi, prove, progetti ed esperimenti tendenti a realizzare nuove leghe, ed i modelli in cera per monete, medaglie e cammei, realizzati da veri artisti, come gli incisori e medaglisti Benedetto Pistrucci e Giuseppe Bianchi. La collezione straordinaria del grande artista romano Benedetto Pistrucci (1783-1855) si compone di oltre 400 modelli in cera per cammei, gemme, monete, medaglie e venne acquistata dallo Stato italiano nel 1912.
Fra le opere in mostra in teche di cristallo possiamo ancora segnalare le medaglie del “Giubileo cristiano”, quella in bronzo di Paolo III con veduta panoramica di Roma, quella di Pio IX, di Bonfiglio Zaccagnini del 1852 che ha in primo piano San Sebastiano e sullo sfondo l’Appia Antica con la chiesa del Santo e la tomba di Cecilia Metella e, al centro, la “Galleria della Lira” che, alla fine del Settecento, cominciava a mettere ordine a quello che era ancora un vero e proprio “caos monetario”. Gli spazi realizzati dall’architetto Bulian sono molto suggestivi nell’accostare la leggerezza e la trasparenza di lievi “sipari” fatti di serici fili, il poderoso aspetto dei macchinari d’epoca tutt’attorno al Mausoleo: da un lato i macchinari del Poligrafico, dall’altro quelli della Zecca. Il visitatore può compiere davvero un meraviglioso viaggio in un mondo affascinante e poco conosciuto che ha visto muovesi insieme arte, creatività e raffinatissima tecnologia. attraverso la forma e la bellezza dei manufatti esposti.
Per informazioni :
tel. 06-85081
Roma Via Salaria 712
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