Uno dei più grandi spettacoli in Thailandia è la Royal Barge Procession sul Chao Phraya (letteralmente il ‘fiume dei re’), un’antica tradizione che è stata ripristinata dal Re Bhumibol Adulyadej nel 1959. Questo evento è riservato alle occasioni speciali, come gesto di buon auspicio per il Paese e si è tenuto solo sedici volte durante il Regno attuale. L’ultima processione è stata il 5 dicembre 2011 in occasione del compleanno del Re. Re Bhumibol, il nono sovrano della Casa Reale di Chakri, dinastia fondata nel 1782, è il sovrano più longevo della storia della Thailandia e, dal 1989, anche del mondo.
Ufficialmente conosciuta come Praratcha Phithi Phra Yuha Yatra Cholamak, la processione sull’acqua è costituita da diverse imbarcazioni che trasportano immagini del Buddha (Phra Buddha Sihing) e membri della famiglia reale che presentano in offerta alcune vesti ai monaci del tempio Wat Arun per celebrare l’Awk Phansa, la fine del tre mesi di ritiro dei monaci. Durante la stagione delle piogge infatti, i monaci buddisti tradizionalmente tornano ai propri templi d’origine per quella che viene chiamata “quaresima buddista”. Questo pellegrinaggio annuale, che di solito avviene durante la luna piena tra ottobre e novembre, è noto come Tawt Kathin Luang, cerimonia religiosa che rispetta alcuni rituali molto antichi.
La processione sull’acqua è composta da una flotta di 52 imbarcazioni in stile tradizionale thai, disposte su cinque colonne, sulla base di un’antica formazione di battaglia: quattro grandi barche reali – Suphannahongse, Narai Song Suban H.M. King Rama IX, Anantanagaraj e Anekchatbhuchongse-, dieci barconi con teste di animali e 38 imbarcazioni più piccole. Le cinque colonne si estendono per un totale di 1.280 metri, con 2.200 marinai in diverse unità appartenenti alla Royal Thai Navy.
La processione dura un totale di circa 55 minuti per percorrere 4,5 km lungo il fiume Chao Phraya fino al Wat Arun. Durante il suo lungo regno, Re Bhumibol ha dedicato particolare attenzione alla conservazione delle arti e della cultura thailandese. Vedendo le rovine di Ayutthaya, il sovrano disse una volta: “I siti archeologici fanno sempre onore a una nazione, anche un vecchio mattone è degno di essere conservato, perché se non avessimo Sukhothai, Ayutthaya e Bangkok, la Thailandia di per sé non significherebbe nulla.”
Le imbarcazioni sono state gravemente danneggiate dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. Nel dicembre 1951, Re Bhumibol andò personalmente a ispezionare i danni commissionandone la restaurazione e riprendendo successivamente la tradizionale processione.
Le origini della processione reale si ritrovano nel Regno del Re Ramkhamhaeng (1275-1316 dC) nell’era Sukhothai (1238-1438 dC). Sono state ritrovate descrizioni di cerimonie reali kathin risalenti anche all’era di Ayutthaya (1351-1767 dC). Durante il Regno di Rama I (1782-1809 dC) il rito è stato combinato con altre usanze religiose, trasferendo la processione sull’acqua e aggiungendo le immagini sacre del Buddha.