Testo e foto di Teresa Carrubba
La Grecia dei ricordi e dei sogni evoca baie chiuse nell’abbraccio di scogliere a strapiombo su un mare cristallino, spiagge discrete dalla sabbia impalpabile, casette intonacate a calce bianca con porte e finestre dipinte di azzurro, un colore a cui sembra attribuirsi la proprietà magica di tenere lontano l’influsso degli spiriti maligni. Ma la Grecia non è solo questo, può essere molto di più. Può avere un volto selvaggio tra montagne ammantate da boschi fittissimi, orridi che precipitano giù per anfratti e fenditure con vedute che fermano il respiro e digradano velocemente su gole, cascate, fiumi, o si aprono su placidi laghi. Può essere l’Epiro, un tripudio della Natura attraverso la quale si va alla scoperta di sorprendenti siti archeologici, chiese bizantine e tesori di antichi re. Terra felice, dirimpettaia della magnifica Corfù, scaturita dalla catena montuosa del Pindo e prolungata in paesaggi aspri e coinvolgenti, eccitanti e rasserenanti, fino alle suggestive rovine della città romana di Nicopoli, antica capitale dell’Epiro, e a Preveza da dove è facile raggiungere l’indimenticabile isola di Lefkada, grazie ad un ponte mobile.
Il viaggio in Epiro non può prescindere da Ioannina, l’odierna capitale, abitata, sembra, fin dal paleolitico. Un vero crogiuolo di religioni e culture stratificatesi nei secoli, soprattutto per le influenze bizantine e ottomane, che hanno lasciato i loro diversi profili nelle architetture, nell’assetto urbano e nella convivenza tollerante. Di grande impatto il notevole contrasto tra un passato rigido e dominante e un presente dinamico, moderno, mondano e libero. Il passato è circoscritto, in tutti i sensi, sul promontorio fortificato, il Kastro. Venne costruito sotto Giustiniano nel 528 a.C., ma fu il famigerato Alì Pascià a dargli un nuovo volto nel 1815, circondandolo da mura invalicabili e portandolo ad essere, nel XIX secolo, il centro amministrativo più importante della Grecia occupata. La Cittadella vantava costruzioni di epoca ottomana, come la moschea di Aslan Pascià, i bagni turchi, la biblioteca turca, la moschea Fetichè, la tomba di Alì Pascià sormontata da un’alta gabbia di ferro battuto, l’harem, il serraglio e il centro amministrativo, oggi sede del museo bizantino che vanta una bella collezione di icone, manufatti provenienti da scavi in Arta, frammenti architettonici, ceramiche e manoscritti.
Il presente di Ioannina, invece, è fuori le mura, scoppiettante e vivace di gioventù, grazie anche alle presenza in città dell’Università, con 17 facoltà e 20.000 studenti, seconda per importanza in tutta la Grecia, dopo quella di Atene. Non è un caso che Ioannina sia considerato il maggiore centro intellettuale ed economico della regione con una moderna struttura imprenditoriale. Il cuore pulsante della città ruota attorno alla piazza principale, a due passi dalla porta del Kastro, che delimita il lago Pamvotida con la sua atmosfera brillante e festaiola dovuta alla presenza quasi assoluta di caffè alla moda e ristoranti, aperti anche tutta la notte. Il lungolago, punteggiato da platani e da sculture moderne, permette di avere una visione d’insieme della città, ma anche di raggiungere, con un servizio pubblico di piccoli battelli, la vera attrazione del Pamvotida, il verde isolotto raggiungibile con una breve ma affascinante navigazione.
L’isola non ha un nome, ma la si potrebbe chiamare a buon diritto l’”Isola dei monasteri” visto che, a fronte di poco più di 350 abitanti, vanta la presenza di ben 7 monasteri, tre dei quali dedicati a San Nicola. Non a caso i primi abitanti dell’isola furono proprio dei monaci, che nel XIII secolo fondarono uno dei più antichi e più importanti monasteri del posto, quello dedicato a Agios Nikolaos Filanthropinon. Con ciclo pittorico a scene di martirio, risalente al XVI secolo, che decora tutto l’interno della chiesetta, ancora utilizzata in alcuni ricorrenze dell’anno. Lo stile pittorico è marcatamente bizantino, in ottimo stato di conservazione, sebbene alcune delle figure siano state volontariamente sfregiate nei volti. L’isola fu sede del monastero di Agios Pantelaemon fino al gennaio 1882. Nel monastero, Alì Pascià fu ucciso dai sicari inviati dal sultano ottomano Mahmud II.
Monasteri a parte, la piccola isola, in piena atmosfera rivierasca, offre la vivacità di negozietti di artigianato e souvenir e piccole taverne per un pasto veloce, sparsi nell’intrico dei vicoletti che la caratterizzano. Tornati a Ioannina, non si può lasciare la città prima di aver visitato la Grotta di Pérama. Una fantasia della Natura che ha fatto delle concrezioni calcaree formatesi sotto la collina di Goritsa a partire da 1,4 milioni di anni fa, un gioco fantasmagorico di stalattiti e stalagmiti. Una scenografia onirica le cui forme, che puntano sull’effetto sorpresa di tratto in tratto, sembrano prese in prestito da un mondo irreale, più vicino alla storia dei miti e delle leggende. Del resto, siamo in Grecia. La Grotta di Pérama è tra le più ampie e stupefacenti del Paese, lunga 1100 m, si snoda su tre livelli di camere e passaggi. La visita guidata di un’ora, permette di averne ampia conoscenza visiva, emozionale ed informativa. Vale certamente la pena di sopportare un’umidità al 100% e la difficoltà di salire e scendere innumerevoli scalini di roccia bagnata e quindi scivolosa. www.spilaio-perama.gr/
COME ARRIVARE
un viaggio affascinante in Epiro è quello che comincia con la Minoan Lines, del Gruppo Grimaldi, un traghetto con le caratteristiche e il comfort di una nave da crociera, con comode cabine, junior suite e suite. Inoltre, un ristorante alla carta e uno self service, tre bar, shop, sala giochi, solarium sul ponte all’11° piano e persino una Spa. La linea per l’Epiro è Ancona – Igoumenitsa (poi prosegue per Patrasso). www.minoan.gr
DOVE DORMIRE
In Epiro ci sono 220 alberghi iscritti all’Associazione Albergatori, di cui 70 a Ioannina. Tutti di buon livello, con standard precisi ma con forte personalizzazione individuale. A Ioannina, si consiglia:
– Mitsis Grand Serai Congress & Spa, Un bellissimo hotel a cinque stelle, in pieno centro, sulla via principale che conduce al Kastro e alla Piazza in riva al Lago Pamvotida. Atmosfera di lusso classico con sontuosi lampadari in vetro di murano, e arredamento in stile con drappeggi e dettagli raffinati, sia nell’immensa hall che nelle camere e suite. Piscina all’aperto, Spa. Buffet variegato per il breakfast e ristorante con menu curatissimo. Vaste sale convegni rendono questo albergo adatto a meeting di alto livello.
33 Dodonis Str. 45332, Ioannina, Greece, Tel. +30.2651090550
– Hotel Du Lac, Congress Center & Spa, sul Lago Pamvotida, ma non lontano dal centro di Ioannina. L’enorme hall apparentemente minimalista, nasconde in realtà ambienti dall’atmosfera calda e con una evidente attenzione ai particolari. Un corridoio inusitato fatto di riquadri che si rincorrono geometricamente con un bellissimo effetto ottico, apre a vari salotti adiacenti il cui arredamento riecheggia quello dei royal club inglesi, con intrigante e caldo impatto. L’ala nuova del Du Lac, che chiude in un raffinato quadrato interno, con piscina e loggiato di design, offre suite a piano terra, ognuna con piccola piscina privata. Ottimo menu del ristorante.
Papoulias Avenenue & Ikkou, 45221 Ioannina, Greece, tel. +30.2651059100
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