Conoscete il Montenegro e, soprattutto, avete mai valutato la possibilità di visitarlo o di trascorrervi una vacanza balneare ? La risposta decisamente negativa non sorprende affatto, considerando che si tratta dell’ultima nazione ad aver conseguito l’indipendenza in Europa – appena nel 2006 – e anche l’ultima ad entrare a far parte della comunità continentale. Grande quanto il Trentino – Alto Adige, ma abitata da soli 650 mila abitanti (con una densità di 45, tra le più basse), si presenta come una porzione prettamente montuosa (massima altezza 2.522 m) della penisola balcanica, dove tutto è ridotto e relativamente vicino, stretta tra Croazia, Bosnia, Serbia, Kosovo, Albania e Adriatico, con una storia tormentata e un’economia non certo florida, dove si parlano mille lingue e la cultura affonda le proprie radici in un coacervo di elementi montenegrini, serbi, albanesi e croati. Le montagne, ricoperte per l’ 80% da foreste, scendono con pareti vertiginose, spesso solcate da imponenti canyon; presenta vaste aree deserte e selvagge, con quattro parchi nazionali ancora abitati da una fauna altrove estinta come orsi e lupi. In questa terra aspra e dirupata si può vivere una gradevole esperienza degna di un romanzo d’avventura. La tutela della natura e dell’ambiente costituiscono, almeno in teoria, un imperativo contemplato nella costituzione. La costa frastagliata, lunga 294 km, offre su un quarto ben 117 spiagge lunghe e sabbiose, con alcuni degli scorci più belli e intatti del Mediterraneo, abbastanza simile per conformazione a Liguria e Costa Azzurra di due secoli or sono, non a caso chiamata Riviera.
A nord le Bocche di Cattaro/Kotor formano la più profonda insenatura della costa dalmata, un vero intricato fiordo di elevato valore paesaggistico, dove pareti a strapiombo si elevano dalle acque del mare di un azzurro metallico e diventano sempre più alte man mano che si procede all’interno, fino a raggiungere i recessi nascosti della baia finale dove si trova Kotor, misto di rustiche case in pietra in un labirinto di vicoli e di eleganti palazzi e chiese veneziane; al centro Budva e Sveti Stefan, luoghi d’incanto e da cartolina frequentati dai vip di tutto il mondo per uno dei resort più esclusivi in assoluto, a sud Petrovac, antico insediamento romano su una spiaggia di sabbia rossa, Ulcinj con una spiaggia sabbiosa lunga ben 12 km, antico covo di pirati, mercato di schiavi e disseminata di moschee, minareti, bazar e chioschi essendo a prevalenza etnica albanese, e infine la riserva ornitologica del lago di Scutari, il maggiore dei Balcani (grande come il Garda e in condivisione con l’Albania), ricco di uccelli che non si incontrano altrove come cormorano pigmeo o pellicano riccio; in mezzo una serie di cale e spiaggette affacciate su un mare cobalto che fanno sognare, villaggi di pescatori incastonati tra sabbia e roccia, antiche città cinte da mura aggrappate alla roccia, con alle spalle uno sfondo di montagne imponenti. Ovunque una cucina generosa e genuina, ispirata a quella italiana e legata al ciclo delle stagioni, con ovvia prevalenza di carne e verdura all’interno e pesce sulla costa; ottimi i vini rossi corposi invecchiati, bianchi più giovani e leggeri.
Quanti in questa terra profumata di erbe selvatiche, conifere e fiori mediterranei trovano la forza per staccarsi dalle spiagge, hanno a disposizione all’interno natura e cultura: la capitale Podgorica con la sua bianca cattedrale serbo-ortodossa simbolo della città e l’antica capitale Cetinje, il candido monastero di Ostrog, sito sacro ortodosso dall’intensa spiritualità, abbarbicato ad una falesia con diverse chiese di pietra e cappelle rupestri, la foresta primigenia di Biogradska Gora, la più importante del continente, con il lago omonimo, il parco nazionale del Durmitor (sito Unesco) con i canyon e i laghi glaciali, la strada mozzafiato tutta curve e tornanti Kotor-Cetinje attraverso il parco nazionale del Monte Lovcen e infine le spettacolari Gole del Tara, con pareti alte fino a 1300 m, dove fare un rafting adrenalinico. In estrema sintesi le spiagge spettacolari e il mare limpido della Croazia, le montagne aspre e pittoresche della Svizzera, i canyon profondi del Colorado, i palazzi eleganti di Venezia, le città antiche della Grecia: questo, e tanto altro ancora, è il Montenegro, una terra con caratteristiche miste balcaniche e mediterranee, che sembra nata apposta per il turismo, un turismo di qualità ecosostenibile.
Ma il turismo, si sa, può creare anche danni: se ci andate in luglio e agosto lo troverete troppo affollato, con i servizi al limite del collasso e in alcune località può mancare anche l’acqua, perché le sue spiagge costituiscono il mare per nazioni come Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia e altri paesi dell’Est europeo che il mare non ce l’hanno. Allora, addio paradiso. Ma negli altri mesi invece – maggio, giugno e settembre – il paradiso vi attende a braccia aperte, anche con prezzi decisamente competitivi e alla portata di tutte le tasche. Alla luce di quanto sopra la seconda domanda iniziale non risulta poi così tanto assurda. Se, nonostante quanto sopra, mantenete ancora qualche perplessità su un’eventuale futura scelta montenegrina, tenete presente che gli autori della Lonely Planet, la più importante collana di guide turistiche del mondo – cioè persone che di viaggi e di località se ne intendono per professione – hanno collocato Kotor/Cattaro in Montenegro al primo posto tra le località Best in Travel 2016, che debbono assolutamente essere visitate nell’anno in corso. Qualche buon motivo per una tale scelta, ci sarà pure.
Unico specialista da 35 anni per le vacanze balneari in tutte le nazioni dell’ex Iugoslavia, e tra i primi e i più attivi in Montenegro, è l’operatore “il Piccolo Tiglio” (tel. 0381. 72 098, www.ilpiccolotiglio.com), nel cui catalogo Croazia Mare propone in Montenegro una dozzina di strutture in tutte le principali località balneari a prezzi assai interessanti. In Montenego si arriva via terra da Trieste, dopo aver attraversato Slovenia e Croazia (900 km, due terzi in autostrada) oppure in traghetto da Bari a Bar e Dubrovnik, o Ancona-Spalato, o ancora in volo da Milano e Roma su Podgorica, Tivat o Dubrovnik con prenotazioni a cura dell’operatore; si entra con la sola carta d’identità e vige l’euro. Consultazioni sul sito web, informazioni a info@ilpiccolotiglio.com, prenotazioni nelle migliori agenzie.