Con un’imponente cerimonia il Presidente egiziano Abdel Fatah El-Sisi ha inaugurato ieri il nuovo Canale di Suez, un’impresa così impegnativa da rivaleggiare con lo scavo dell’originale, con l’obiettivo di rafforzare l’economia e il prestigio internazionale della nazione. Il piano comprende anche lo sviluppo dell’area circostante al Canale per creare un hub industriale e commerciale che include la costruzione di porti e la fornitura di servizi navali, con ricadute positive per il turismo. Presenti alla cerimonia di inaugurazione ad Ismailia molti capi di stato e dignitari stranieri tra cui il Ministro della Difesa italiano Sen. Roberta Pinotti e il Premier greco Alexis Tsipras. Ospite d’onore il Presidente francese François Hollande.
Si tratta del raddoppio di un tratto lungo 72 km del canale esistente, realizzato incredibilmente in un solo anno al costo di 9 miliardi di dollari, che permetterà di accorciare il tempo di attesa e di aumentare il numero delle navi in transito dal Mediterraneo al Mar Rosso.
In un’economia tradizionalmente basata sui diritti di transito sul Canale e sul turismo, le autorità stimano che la nuova via d’acqua porterà ad a un importantissimo aumento dei redditi e dei posti di lavoro.
La cerimonia inaugurale originale ebbe luogo il 17 novembre 1869. Per l’occasione Verdi compose l’Aida che andò in scena trionfalmente al Teatro dell’Opera del Cairo il 24 dicembre del 1871.
Per quanto riguarda il turismo, altro elemento portante dell’economia egiziana, il Ministro del Turismo Khaled Ramy ha annunciato di avere come obiettivo il raggiungimento di 20 milioni di visitatori nel 2020 che dovrebbero generare 20 miliardi di dollari. Nonostante l’instabilità prevalente nell’area, il numero totale di turisti mondiali arrivati da gennaio a giugno 2015 sono stati 4.790.863, l’8% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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