Testo di Cora Ebeling – Foto di Oliver Blum
Tra Europa e Africa, il Mediterraneo e l’Atlantico sorge sullo stretto di Gibilterra Tangeri, una città cosmopolita del Marocco, dove Oriente e Occidente si incontrano.
Oggi Tangeri conta circa 800.000 abitanti ed è uno snodo importante tra il Nordafrica e l’Europa dal punto di vista commerciale, turistico e culturale. Distante appena 15 km dalla costa spagnola, Tangeri ha attirato da sempre viaggiatori da tutto il mondo, turisti, artisti, uomini d’affari e diplomatici. È una città poliglotta e multiculturale, oltre all’arabo, il francese e il tamazight (la lingua dei berberi) si parla anche lo spagnolo. Il disegno urbano è caratterizzato da un’architettura moresca, spagnola e coloniale francese, e con le numerose moschee convivono pacificamente una chiesa cattolica, una chiesa anglicana e una sinagoga.
Arriviamo con la nave di Minoan Lines del gruppo Grimaldi Lines a Tanger Med, il nuovo porto merci e passeggeri del Marocco inaugurato nel 2007, che dista circa 50 km da Tangeri e dovrà diventare tra qualche anno il porto in acque profonde più importante nell’area mediterranea. Una navetta ci porta al terminal d’imbarco e poiché i tassisti insistono con una tariffa turistica, decidiamo di prendere il bus locale che per soli sette dirham (70 centesimi) ci porta in un’ora alla stazione centrale di Tangeri. Da li proseguiamo con un petit taxi fino al vecchio porto di Tanger Ville, da dove iniziamo l’esplorazione della città. Scegliamo come prima tappa la Kasbah, che si trova a ridosso del porto nel punto più alto della medina e offre una vista imperdibile sullo stretto di Gibilterra e la costa spagnola al fondo. All’interno delle mura si trova l’antico palazzo dei sultani Dar el-Makhzen del XVII secolo nel quale è stato allestito il museo della Kasbah, che comprende anche un giardino in stile orientale-andaluso con alberi di frutta e fiori dove si può godere un fresco silenzio. Dalla terrazza sul tetto del vicino Salon Bleu assistiamo, sorseggiando un meritato tè alla menta, allo spettacolo di una città avvolta nella nebbia dalla quale spuntano i minareti e in lontananza le montagne del Rif.
Scendiamo di nuovo nella medina, la parte storica della città, e ci immergiamo nelle strette e colorate vie del souk e del mercato, che si snodano in modo labirintico intorno alla piazza Petit Socco e la moschea centrale. Qui una volta si trovava il souk più grande del “Regno d’Occidente”, come viene chiamato il Marocco in arabo, e vi risiedevano gli intellettuali e le persone benestanti della città. All’inizio del XX secolo diplomatici, banchieri e uomini d’affari avevano i loro uffici in questa zona, ne sono la testimonianza i numerosi alberghi, ristoranti e locali. Dagli anni cinquanta la mondanità si è trasferita nella Ville Nouvelle, la parte nuova della città, e di sera la vita si accende intorno alla piazza Grand Socco, nominata ufficialmente Place du Grand 9 Avril 1947 in memoria al discorso di re Mohammed V a sostegno dell’indipendenza del Marocco. La piazza si trova appena fuori le mura e divide la medina dalla Ville Nouvelle, qui al tramonto arrivano venditori ambulanti e contadini, che espongono merce e cibo di ogni genere e si ritrovano gli abitanti per scambiare le novità della giornata.
Il giorno seguente facciamo una passeggiata sul lungomare costeggiato da bianche case coloniali fino al porto di Tanger Ville, che ha ottenuto il suo attuale aspetto nel 1921 e si estende davanti alle mura antiche della città ai piedi della medina. Anche qui ci sono lavori in corso, il porto viene allargato e rimodernato e diventerà un grande porto turistico per attirare le imbarcazioni private che percorrono lo stretto di Gibilterra. La sera si parte dalla stazione di Tanger Moghogha alla volta di Marrakech. La stazione centrale al momento è chiusa per i lavori della linea ad alta velocità, che entro il 2017 collegherà Tangeri con Casablanca in sole due ore. Un altro un progetto ambizioso del re Mohammed VI per rendere il Marocco un paese accessibile e al passo con i tempi. Per ora ci accontentiamo della linea normale e affrontiamo un viaggio di 580 km in dieci ore, percorrendo in gran parte la costa e passando tra l’altro per Casablanca e Rabat. Il vagone cuccetta è pieno e frequentato soltanto da turisti e stranieri, la gente del luogo preferisce la seconda classe nonostante il lungo viaggio.
Come arrivare:
Tangeri ha un aeroporto internazionale ed è raggiungibile anche via mare. Dalla Spagna ci sono traghetti che portano da Tarifa a Tanger Ville e da Algeciras a Tanger Med.
Dall’Italia esiste un collegamento settimanale sulle Autostrade del mare Livorno-Barcellona-Tanger Med con Grimaldi Lines (www.grimaldi-lines.com)
Sia Tanger Ville che Tanger Med sono raggiungibili con il treno da Rabat, Casablanca, Marrakech, Fes, Meknes e Oujda. (www.oncf.ma)
La Trilogia continua con l’articolo su Marrakech al link: http://sviluppo.dmxlab.it/turismo/speciale-marocco-trilogia-di-un-viaggio-nel-regno-occidentale-2
Ente Nazionale per il Turismo del Marocco
Via Durini, 5 – 20122 Milano
info@turismomarocco.it
www.visitmorocco.com
+39 02 58303633
Grimaldi Lines
via M. Campodisola 13
80133 Napoli
info@grimaldi.napoli.it
www.grimaldi-lines.com
+39 081 496444