(fino al 1° febbraio 2015)
Testo di Luisa Chiumenti
La mostra Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985, allestita al Palazzo Reale di Milano si presenta come la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia a Marc Chagall, con oltre 220 opere (prevalentemente dipinti), a partire da quel 1908, anno in cui Chagall realizzò il suo primo quadro: “Le petit salon”, fino alle ultime, monumentali opere degli anni ’80.
Chagall era nato (con il nome di Moishe Segal), da una famiglia ebrea a Liozna, nei pressi della città di Vitebsk, a quel tempo facente parte dell’Impero Russo ed oggi della Bielorussia. Primo nato di nove figli, trascorse un’ infanzia serena.
Dalla forte depressione che lo avrebbe colto alla morte della moglie nel settembre del 1944 egli uscirà solo accogliendo l’aiuto spirituale di un secondo matrimonio e così lo vediamo già nel 1952, risistemato in Francia, prima a Parigi e poi in Costa Azzurra, dove rimarrà definitivamente, muovendosi soltanto per brevi periodi in occasione di grandi personali internazionali e di riconoscimenti.
Artista ebreo, non rinnegò mai le sue radici culturali in un periodo in cui accettare questa origine voleva dire esporsi a persecuzioni e rischiare anche la vita, e comunque si avvicinò con estremo interesse a tutte le più importanti correnti del modernismo pittorico nella Parigi del primo dopoguerra, mantenendo tuttavia sempre uno stile legato alla sua esperienza giovanile quale appartenente a una piccola comunità levitica in un piccolo villaggio di umili condizioni. I suoi dipinti appaiono così uno specchio vivente di quella comunità, rappresentandone i diversi eventi: dalle nozze alla semplice vita quotidiana dei contadini, dei rabbini o di altri soggetti religiosi “proiettati sulle tele secondo i precetti del fauvismo e parzialmente decomposti seguendo il cubismo, in un’atmosfera cromatica tanto particolare, da far presagire quasi l’avvento del surrealismo.
Il percorso artistico di Marc Chagall può essere seguito molto bene dal visitatore, accostando, spesso per la prima volta, opere appartenenti ancora alle collezioni degli eredi (talvolta inedite), a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, quali il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a cinquanta collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato. L’esposizione si articola in una sorta di viaggio, molto rigoroso e completo, raccolto in sezioni, attraverso la vasta produzione di Chagall che va dagli esordi delle prime opere realizzate in Russia, alle opere relative al primo soggiorno francese e poi al successivo rientro in Russia fino al 1921.
Al momento del suo definitivo abbandono della Russia Chagall scrisse la sua autobiografia, con cui si aprì il secondo periodo del suo esilio, prima in Francia e poi, negli anni ’40, in America dove vivrà anche la tragedia della morte dell’amatissima moglie Bella; da qui il rientro in Francia e la scelta definitiva di stabilirsi in Costa Azzurra, dove ritroverà il suo linguaggio poetico più disteso, rasserenato dai colori e dall’atmosfera del Midi.
La mostra Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985, ideata da Claudia Zevi & Partners e curata da Claudia Zevi con la collaborazione di Meret Meyer, è stata promossa dal Comune di Milano-Cultura ed organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, Arthemisia Group e GAmm Giunti.
L’esposizione partecipa altresì a “Milano Cuore d’Europa”, il palinsesto culturale multidisciplinare dedicato all’identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale.
Il catalogo è stato pubblicato in coedizione da GAmm Giunti e 24 ORE Cultura.
Info e prenotazioni
T +39 02 54911