Hans MemlingTrittico della Resurrezione
Martirio di san Sebastiano (scomparto sinistro) Ascensione (scomparto destro) 1480-1485 Olio su tavola, 62 x 42 cm (pannello centrale); 62 x 19 cm (scomparti laterali) Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures |
Una mostra a Roma, alle “Scuderie del Quirinale” Via XXIV maggio, 16 – (fino al 18 gennaio 2015)
di Luisa Chiumenti
Le Scuderie del Quirinale in Roma presentano ora al grande pubblico (fino al 18 gennaio 2015), un artista, Hans Memling, che, realizzando una armoniosa e originale sintesi delle tendenze pittoriche dei grandi fondatori dell’arte fiamminga, si lega anche all’Italia per molte ragioni, a cominciare dai numerosi committenti (banchieri italiani, etc.) che si rivolsero a lui in un momento felice in cui l’Italia, molto ricca e in espansione, si impegnava in una grande crescita del panorama artistico. E’ così che, nel panorama di una interessante contaminazione fra le due culture artistiche, fiamminga e italiana di quegli anni, l’esposizione presenta, in un allestimento davvero straordinario, non solo capolavori di arte religiosa provenienti dai più importanti musei del mondo, tra cui dittici e trittici ricomposti per la prima volta in occasione della mostra (segnaliamo: il “Trittico Pagagnotti “o il monumentale “Trittico della famiglia Moreel” (Bruges, Groeningemuseum) che farà da spettacolare conclusione del percorso espositivo), ma anche una magnifica serie di ritratti tra cui “Ritratto di giovane” dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il “Ritratto di uomo” dalla Royal Collection di Londra (un prestito eccezionale della Regina Elisabetta II), il “Ritratto femminile” da una collezione privata americana, il “Ritratto di uomo” della Frick Collection di New York, nonché il magnifico “Ritratto di uomo con moneta romana” proveniente dal Koninklijk Museum voor Schone Kunsten di Anversa.
Maestro della Leggenda di santa Caterina
Presentazione al tempio
1490-1495 circa
Olio su tavola, 78 x 51 cm
Firenze, Museo Nazionale del Bargello
Molte opere che sono state rese disponibili per i prestiti e ben dieci lavori sono stati oggetto di accurato restauro e inoltre sono stati ricomposti alcuni trittici che negli anni erano stati smembrati e in alcuni casi, addirittura segati. Nato a Seligenstadt (attuale Germania) tra il 1435 e 1440, Memling sembra sia stato allievo del celebre Rogier van der Weyden, anche se in effetti non si ha alcuna documentazione sicura al riguardo, mentre è più certo che egli abbia seguito un apprendistato di pittore a Colonia prima di iniziare a lavorare come “artista itinerante” nei Paesi Bassi. La produzione iniziale di Memling dovette senz’altro svolgersi a Lovanio e Bruxelles prima che egli aprisse una sua “bottega” a Bruges nel 1465, affermandosi subito e iniziando ad avere commissioni sempre più importanti e prestigiose. Tra esse ecco gli incarichi ricevuti dall´abate Jan Crabbe dell´Abbazia di Ter Duinen, dal vescovo Ferry de Clugny o da Angelo Tani, rappresentante del Banco dei Medici a Bruges. Le opere realizzate rivelano l´influenza dominante del suo presunto maestro, ma fu Angelo Tani a far conoscere Memling a Tommaso Portinari che gli commissionò un trittico devozionale e una Passione di Cristo. Grazie agli incarichi di Tani e Portinari, Memling cominciò a essere conosciuto da altri esponenti della cerchia dei mercanti italiani di Bruges, tanto che, tra le figure del trittico del Giudizio Universale di Danzica, si possono riconoscere i ritratti di diversi banchieri fiorentini.
Hans Memling
Ritratto di donna (frammento)1480-1485 circa Olio su tavola (quercia), 23,2 x 18,4 cm Collezione Ambasciatore J. William Middendorf II |
Da qui Memling divenne il ritrattista più celebre in quella cerchia, introducendo una forte innovazione nella ritrattistica, riguardante la presenza di sfondi ai suoi ritratti, che non c’era negli stessi suoi ritratti più tradizionali. Fra le sette sezioni della mostra, segnaliamo in particolare la terza e più vasta, corredata fra l’altro di opere commissionate da quelle famiglie di Bruges che, come gli Adorno e i Moreel, avevano origini italiane ma erano entrate a far parte delle famiglie patrizie fiamminghe molto prima dell´epoca in cui visse Memling. Ma fermiamoci ora al grande fascino del monumentale trittico del Giudizio Universale: al centro la grandiosa figura di San Michele che pesa le anime alla presenza della corte celeste; a sinistra i beati accolti da San Pietro, mentre si apprestano a varcare le porte del Paradiso; a destra, i dannati che precipitano nel fuoco dell’inferno: questo è ciò che viene rappresentato nella parte realizzata dal pittore fiammingo per la cappella dedicata a San Michele nella Badia Fiesolana a Firenze (mai giunta in Italia), conservata presso il Museo Nazionale di Danzica. Commissionata dal banchiere fiorentino Angelo Tani e dalla moglie Caterina di Francesco Tanagli (raffigurati in ginocchio nel retro degli sportelli del trittico), il dipinto era stato caricato su una galea che fu assalita da alcuni pirati che trasportarono il carico nella città di Danzica. A distanza di quasi 600 anni l’opera più famosa di Memling, ha toccato il suolo italiano, per la prima volta, per essere esposta alle Scuderie del Quirinale.
Hans Memling
Madonna col Bambino e angeli 1480-1485 circaOlio su tavola, 58,8 x 48 cm Washington, National Gallery of Art, |
Andrew W. Mellon Collection
Curata da Till-Holger Borchert, l’esposizione si avvale di un prezioso Cataalogo, edito da Skira.
Segnaliamo infine le interessanti “letture guidate” che, in occasione della mostra, le Scuderie del Quirinale, a cura del Laboratorio d’Arte e condotte da Matteo Lafranconi, responsabile delle Attività scientifiche e Culturali delle scuderie. In particolare:
venerdì 19 dicembre ore 19.00:
Hans Memling – “Ritratto di uomo”, 1470 -1475 circa
Venerdì 9 gennaio – ore 19.00
Hans Memling – “Trittico Moreel”, datato 1484
Per informazioni:
h.19.00 appuntamento nell’atelier (davanti alla biglietteria)
Scuderie del Quirinale – Via XXIV Maggio , 16
Partecipazione inclusa nel biglietto della mostra
È necessario arrivare 15 minuit prima
http//www.scuderiedelquirinale.it