Il sito archeologico di El Tajin (stato di Veracruz)
Testo di Luisa Chiumenti
Una serata speciale si è svolta recentemente presso il Ristorante “Cucaracha” in Roma, per una presentazione dei numerosi, affascinanti viaggi possibili in Messico. Si possono infatti curare infiniti interessi con i numerosi viaggi “flessibili” offerti dalla attenta e appassionata organizzazione offerta dalla Konrad Travel (www.Konrad Travel.it) per godere appieno dei paesaggi, l’ archeologia, l’ architettura, le tradizioni, l’ arte, l’ artigianato, l’ enogastronomia e l’ agricoltura. E’ stato così presentata durante l’incontro, un’affascinante successione di immagini :” México Auténtico. La Terra dei mille colori” . Accanto alle misteriose vestigia dell’era precolombiana si possono infatti ammirare le testimonianze dell’arte barocca cui dettero vita i Conquistadores, mentre numerosi sono i villaggi abbarbicati sulle colline, dove comunità indigene tengono in vita usi, tradizioni e culture che offrono ancora al visitatore tutte le caratteristiche storico-sociali, artistiche e architettoniche derivanti dai ricchi giacimenti minerari sfruttati un tempo dai colonizzatori.
Piazza di Campeche by night
L’occasione particolare scelta per tale incontro è stata la “presenza” a Roma dell’artista Frida Kahlo che, con Diego Rivera, è stata presentata nella splendida mostra allestita presso le “Scuderie del Quirinale. Il grande fascino del Messico, come è stato ampiamente illustrato, è senza dubbio la coesistenza di passato e presente, che appare come una delle più accattivanti caratteristiche di un paese, che è in grado di offrire a ciascun tipo di visitatore la visita specialistica, che intende effettuare. Ed è proprio in tal senso che la Konrad Travel, in oltre 10 anni di attività sa proporre esclusivamente “viaggi su misura” , con itinerari e programmi elaborati in base alle esplicite indicazioni, desideri e aspettative di ogni viaggiatore. Possiamo qui soltanto accennare alla enorme varietà e ricchezza degli itinerari possibili: a cominciare da Città del Messico, capitale federale del Paese, sorta a 2250 m, di altitudine sulle rovine dell’antica Tenochtitlàn, ricca di tesori d’arte precolombiana e coloniale, di siti archeologici, storici, paesaggistici e coloniali.
Una coloratissima via coloniale di Queretaro
E poi di seguito ecco le città coloniali ed il Bajio, Oaxaca, il Golfo del Messico, Chiapas, Campeche, Penisola dello Yucatan, e poi il Nord e la Barranca del Cobre (Sierra Tarahumara), la Baja California. Dovunque la tradizione viene mantenuta, nei costumi, come nel modo di organizzarsi nella quotidianità e di guastare i cibi tradizionali. E durante la bella serata romana, a cui sono state portate anche simpatiche testimonianze di viaggi “vissuti” anche più di una volta, da persone presenti all’incontro, è stata poi proprio la signora Diana, proprietaria del locale, che ha illustrato con chiarezza i principi su cui si basa la sua cucina, che ha, con grande destrezza, saputo adattare, pur nelle più importanti e gustose ricette messicane, non solo al gusto italiano, ma anche alla possibilità di reperimento degli alimenti-base. Agli intervenuti è stata anche distribuita copia di alcune ricette.
Iglesia di Ns. Senora de los Remedios (Cholula) con il vulcano Popocatepetl sullo sfondo
Diana Beltran è nata in Messico, ad Acapulco, la città ben nota per aver accolto i migliori tuffatori del mondo. La mamma di Diana, molto amante della cucina tradizionale, le ha comunicato la sua passione e così la piccola Diana cominciò ben presto a frequentare scuole di cucina prima nella sua stessa città natale e poi a Città del Messico trasformando così gradualmente la cucina nella più importante passione della sua vita. Ed ecco che, a soli vent’anni, ella si trasferisce in Europa “per conoscere e osservare da vicino la vita e la cultura di un continente che aveva visto solo al cinema e in televisione”, com’ ella stessa narra nella presentazione del libro “Cucine nel mondo”. Messico 100 ricette facili da realizzare a casa propria” edito da Gribaudo.
comida mexicana
E in Europa scelse l’Italia, innamorata come fu subito dei suoi paesaggi e della sua gente e, sposando poi un italiano, decise di fermarsi a Roma. Dai primi ricevimenti offerti ad amici e conoscenti, pian piano la sua fama si estese fra i numerosi membri della comunità messicana a Roma, finché ella non venne chiamata a collaborare con le due ambasciate messicane presenti in Roma: quella italiana e quella presso il Vaticano.
Rimandiamo al testo citato per la lettura delle facili ricette proposte, ma riportiamo almeno una sua frase significativa, posta nel retro della copertina:” lasciate entrare nella vostra casa i profumi e i colori della cucina messicana”, con qualche esempio: Guacamole, Frijoles refritos, Tortilla di mais, Enchilada verde… e così via.
Per informazioni:
Ristorante La Cucaracha, via Mocenigo, 10 (via Candia) Roma