”Chiedo al governo italiano di revocare gradualmente lo sconsiglio ”
a cura di Mirella Sborgia
Lo scorso fine settimana una delegazione di giornalisti e operatori italiani sono stati ospitati a Sharm el Sheikh, dall’Ente del turismo e da Egyptair, accolti dall’Hotel Savoy, per verificare il livello di sicurezza del Mar Rosso e per incontrare il Ministro del turismo Hisham Zaazou. L’Hotel Savoy si sviluppa su 200.000mq di spettacolare vegetazione tropicale, infatti la zona è rinomata per le sue bellezze naturali con una ricca varietà di flora e fauna, il deserto e le montagne maestose. Dista solo 8 km dall’aeroporto di Sharm el Sheikh e si trova di fronte a Soho Square. Offerte promozionali per i turisti, una campagna pubblicitaria dedicata agli operatori e incentivi per i vettori, è questo il piano di promozione per rilanciare il turismo in Egitto annunciato dal Ministro.
“Pacchetti a tariffa molto bassa dedicati al mercato italiano con l’obiettivo di far ripartire la domanda sul Mar Rosso” annuncia il Ministro Hisham Zaazou,” e ci saranno iniziative anche per le compagnie aeree. Inviate persone esperte nel nostro Paese per verificare la sicurezza dei resort e dei siti turistici. Sharm el Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, ma anche Luxor, Assuan sono luoghi tranquilli, lontani dai problemi politici interni. Siamo sconvolti per la posizione dei governi europei sullo sconsiglio. Il processo di transizione che l’Egitto sta attraversando” prosegue il Ministro ”non è stato ben comunicato all’Europa. Il terrorismo non vincerà mai nel nostro Paese, siamo un popolo che ama la pace, lottiamo contro quelle fazioni che si muovono contro la democrazia. La decisione dell’Unione Europea di limitare gli aiuti solo ai settori economici e sociali non aiuta i visitatori stranieri a venire da noi. Le autorità egiziane e gli operatori del settore devono lavorare congiuntamente per risolvere un problema che non è solo egiziano, ma che sta causando pesanti perdite economiche anche a tour operator e agenti di viaggio italiani.”
Quattro milioni di egiziani lavorano nel settore del turismo e milioni di famiglie vivono di questo ma attualmente a Sharm l’occupazione non supera il 20% .
Il Ministro ha concluso il suo intervento annunciando che a metà settembre sarà in Europa per 12 giorni per incontrare i t.o. e le adv di Germania, Gran Bretagna, Italia, Francia e Russia, entro la fine anno conta che il turismo nel Mar Rosso ripartirà.