
Quanti di voi hanno mai sentito parlare del politico vicentino e recordman di presenze nella storia della Repubblica Italiana Mariano Rumor, cinque volte Presidente del Consiglio e storico Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste? Non ce ne vogliano i militanti della politica italiana targata anni Sessanta, ma probabilmente nessuno. Quanti, invece, hanno avuto modo di ammirare, dal vivo o navigando online, il bosco di conifere a forma d’Italia divenuto icona di Castelluccio di Norcia in Italia e nel Mondo? Sicuramente in molti.Eppure cercando con attenzione tra gli almanacchi della storia repubblicana, ci accorgeremmo con stupore che esiste un filo sottile tra la politica del dopo guerra e la celebre pineta che ancora oggi richiama la curiosità di turisti provenienti da ogni dove.
Parco Nazionale dei Monti Sibillini, scorcio della pineta a forma di stivale.
Back to 1961, un anno da ricordare
Più che un filo è una data ad unire la legislatura del democristiano Mariano Rumor, fresco di nomina a Ministro dell’Agricoltura e delle Foreste, alle vicende che hanno reso celebre i Monti Sibillini e Castelluccio di Norcia: il 1961, 1°centenario dell’Unità d’Italia, per intenderci l’anno in cui il sovietico Juriij Gagarin divenne altrettanto famoso, diventando il primo uomo a varcare i confini dello spazio ed entrando di diritto nel libro dei Guinness World Record. In memoria delle sanguinose lotte per l’indipendenza la Repubblica Italiana, presieduta da Giovanni Gronchi, delegò il ministro Rumor ed il Corpo Forestale dello Stato affinché venissero piantate un numero di conifere tale da disegnare il profilo dell’Italia su uno dei versanti dei Sibillini.
Festa delle Neve, Castelluccio di Norcia (1961).
Un po’ di storia
La prima ricorrenza a livello nazionale, capace di valorizzare il territorio montano che in Italia rappresenta il 35,2 % della superficie totale, fu la Festa degli alberi, tenutasi per la prima volta nel lontano 1898 sul Monte dei Cappuccini a Torino, oggi sede del Museo Nazionale della Montagna. Nel 1899 una circolare del Ministro della Pubblica istruzione stabilì che le scuole italiane dovessero celebrare la Festa degli alberi il 21 novembre di ogni anno. Al tempo, il prestigioso Ministero, era presieduto da Guido Baccelli, noto malariologo, a cui era evidente che i boschi nelle montagne avrebbero potuto evitare le frane e le alluvioni che causavano l’impaludamento di valli e pianure, dove poi cresceva la zanzara anofele portatrice della malaria. Lo stesso Baccelli, divenuto Ministro dell’agricoltura, ribadì l’iniziativa nel 1902 con un regio decreto.
Guido Baccelli, primo piano.