Testo e Foto di Anna Quaglia
Un angolo di montagna che ci vede ritornare più volte e non so dire se sia meglio in estate oppure in inverno; è sempre meraviglioso e avvolgente e chi come me ci torna e ci ritorna, alla domanda:” Perché sempre qui?”, la risposta è sempre la stessa:” Perché c’è un qualcosa in più, è una montagna diversa”. La risposta non è precisa, è molto vaga, quasi non si riuscisse a dare una vera spiegazione oppure trovare aggettivi consoni per questo angolo di paradiso. Le stesse persone incontrate – altri vacanzieri – a cui ho chiesto perché da anni continuavano a ritornare non hanno mai saputo darmi una vera risposta.
Rio Sesto
Siamo a Sesto – Sexten per i locali – in una valle laterale della Val Pusteria, per intenderci nel territorio che comprende anche San Candido, Dobbiaco e Brunico. Nella zona ricorre molto spesso un simbolo che rappresenta le Tre Cime di Lavaredo, dichiarate insieme a tutte le Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Se si percorre la Valle Fiscalina – una passeggiata che raccomando caldamente – si possono ammirare tutte le montagne che ad arco sembrano proteggere e abbracciare tutta la valle. Se ci si trova nel posto giusto si può ammirare la catena montuosa della cosiddetta Meridiana di Sesto con la Cima Nove, Cima Dieci, Cima Undici, Cima Dodici e Cima Uno. Il motivo per chiamarsi Meridiana è subito spiegato: nei giorni attorno al solstizio il sole, come la lancetta di un orologio, si trova sopra le cime all’ora indicata dal loro nome. Nelle giornate di gran sole – e non importa se estate o inverno – si è abbagliati dal suo colore al tramonto: diventa di un rosa aranciato e non si riesce a distogliere lo sguardo fino a quando gli ultimi raggi di sole si nascondono dietro le altre montagne. Ci sono sentieri meravigliosi dove fare lunghe passeggiate immersi nel silenzio della natura e alla fine della fatica concedersi un premio: una sosta in un rifugio dove gustare specialità tipiche del luogo. La già citata Valle Fiscalina è una delle mete preferite dai turisti perché molto semplice e rilassante. Alla fine, la sosta al Rifugio Fondovalle è obbligatoria. Famoso è il giro dei tre rifugi: da qui ci sono i sentieri che si diramano e che conducono al Rifugio Locatelli con la splendida vista delle Tre Cime, al Rifugio Pian di Cengia e infine al Comici. Da quest’ultimo si ritorna verso il Fondovalle.
Tre Cime di Lavaredo
Incantevole è anche la passeggiata alla Val Campo di Dentro, una tra le escursioni più belle che la vallata possa offrire. Il sentiero è facile da percorrere ed è compreso all’interno del Parco Naturale Tre Cime. Lo definirei un luogo di assoluta bellezza e pace abbracciato dalle Dolomiti di Sesto. Anche qui la fine del percorso è segnata dal Rifugio Tre Scarperi. Solo da poco sono venuta a conoscenza di una particolarità della Val di Dentro. Si tratta di una forma di coltivazione tipica di Sesto: i prati di larici, cioè degli appezzamenti di terreno con singoli larici dove in primavera si raccolgono con rastrelli i rami sottili degli alberi caduti durante l’inverno. Si falciano quindi i prati durante l’estate per ricavarne il fieno. Sono tradizioni che si ripetono da sempre e che segnano il ritmo lento e cadenzato delle stagioni.
Verso Campo di Dentro
Ho citato solo due dei tanti percorsi che si possono fare sia d’estate che in inverno ma quest’area è un paradiso anche per gli sciatori. Una volta arrivati nella zona, il comprensorio sciistico delle 3 Cime dell’Alta Pusteria è raggiungibile con i mezzi pubblici. Ci sono infatti ski shuttle e treni che raggiungono tutto il comprensorio pusterese fino ad arrivare a Plan de Corones. A Sesto Pusteria tutte le piste della Croda Rossa e del Monte Elmo sono ora collegate fra di loro. L’auto, una volta giunti in paese, la si può lasciare in garage e riprendere il giorno della partenza.
Vista sulla Val Fiscalina
La scelta di alberghi, pensioni e appartamenti è vastissima: si va dagli alberghi a cinque stelle ai quattro stelle Superior, ai tre stelle oppure alle pensioni. Molti degli alberghi sono provvisti di un centro benessere con più o meno opzioni. Qualsiasi sia il posto dove soggiornare, posso garantire che troverete la massima pulizia e ospitalità.
Sono anni che vengo a Sesto e quasi sempre ho soggiornato presso l’Hotel & Appartement Strobl. Oltre ad avere degli appartamenti vicino alla chiesa di Sesto, da qualche anno ospita i suoi clienti anche in un altro residence chiamato Wassermann ubicato proprio di fronte all’hotel. Lo cito perché ho visto rinascere e crescere questo nuovo residence. In origine un vecchio maso ora ospita appartamenti con tutte le comodità possibili per poter soggiornare più di una settimana. Ma ciò che lo contraddistingue è l’aver saputo mantenere alcune delle caratteristiche originali di un maso – costruzione tipica della zona che includeva il fienile, la stalla, la cucina e la tipica Stube -. Quando per la prima volta i proprietari mi hanno fatto vedere questo maso mi sono meravigliata di come si potesse recuperare una struttura così antica fino a creare degli ambienti dotati di tutte le comodità moderne. Ma con il passare del tempo e durante le mie incursioni a Sesto ho potuto seguire l’evolversi del restauro. Prima una stanza, poi un’altra, ed un’altra ancora fino a ricavarne sette appartamenti di dimensioni diverse a seconda delle esigenze di una famiglia. La cosa che più mi ha sorpreso è come il progetto non abbia cancellato alcune delle caratteristiche del maso: esternamente è rimasto quasi inalterato, internamente le pareti della stanza dove si affumicavano gli speck – ora la cucina di uno degli appartamenti – sono rimaste nere, altre pareti sono ricoperte di legno e molte delle travi e sostegni di legno sono rimasti a vista ad indicare il tempo trascorso in quelle stanze. Non me ne vogliano gli altri alberghi della zona se non li ho citati. Mi sono permessa di nominare il Wassermann perché vedere l’evolversi di questa struttura mi ha affascinato al punto da sceglierlo come residenza durante alcune delle mie vacanze.
Residence Wassermann