Da alcune settimane, la suggestiva scultura “Genesys” di Andrea Roggi accoglie i visitatori che transitano nella darsena dell’aeroporto di Venezia. Artista toscano di Castiglion Fiorentino (AR), conosciuto e apprezzato a livello internazionale, Roggi realizza interamente le proprie opere nel laboratorio artistico da lui fondato, denominato “La Scultura di Andrea Roggi”, creando – con l’aiuto dei suoi assistenti – sculture ricche di dettagli e di grandi dimensioni. Il bronzo è il suo materiale e, con il metodo di fusione a cera persa, riesce magistralmente a trasformare i modelli di argilla in veri e propri capolavori.
Dalla fine degli anni ’90 è promotore della corrente Art for Young, che ha come obiettivo quello di risvegliare nei giovani la passione per l’arte in tutte le sue forme. Numerose sono le sue opere pubbliche in Italia — dislocate prevalentemente in Toscana e in Umbria — ed all’estero e i suoi lavori sono collezionati in molti paesi del mondo. Roggi ha, inoltre, partecipato a numerose fiere d’arte, mostre temporanee ed eventi svolti in location di prestigio. Nell’ultimo decennio, le monumentali sculture dell’artista sono state, inoltre, protagoniste di mostre a cielo aperto nelle più belle città italiane quali: Lucca, Siena, Matera, Assisi, Asolo e Venezia, per citarne alcune.
L’Albero della Vitaè un tema a lui caro, una riflessione intorno al tempo e al suo riflesso nei singoli individui. Come il tempo può essere suddiviso in passato, presente e futuro, così l’Albero della Vitaè suddiviso in radici, tronco e rami. Le radici corrispondono al passato, giacché esse traggono nutrimento dalla terra, ossia da ciò che esiste prima di noi, come la cultura e la tradizione. Il tronco corrisponde al presente ed assume tratti antropomorfi dal momento che è l’unico segmento esistenziale entro il quale possiamo agire. Non basta semplicemente agire, tuttavia, sembra comunicare Roggi: dobbiamo agire con amore. Per questo il tronco è costituito da due individui immortalati in un abbraccio appassionato. Infine, i rami, i quali spuntano dal tronco come naturale prosecuzione, rappresentano il futuro, ossia l’effetto dell’incontro fra passato e presente. Essi sono carichi di frutti, giacché i valori e l’educazione ricevuti in passato, coniugati con le azioni dettate dall’amore operate nel presente, determinano un futuro virtuoso, positivo.
All’interno del terminal dell’aviazione generale che gestisce i voli privati, sono esposte altre due sculture di Roggi, “Le Radici, il Futuro del Mondo” e “La Vita insieme”.
L’esposizione è curata dalla galleria Ravagnan di Venezia.