Di Teresa Carrubba
Alberi del pane, piante di mango, di avocado e banani, un tripudio di vegetazione pluviale che spicca in gran contrasto sul candore delle spiagge caraibiche. Siamo nello stato insulare di Antigua e Barbuda, nelle Piccole Antille, l‘emblema di un sogno sognato da sempre e molto amato dalla gente che conta.
Due isole sorelle, emerse tra il Mar dei Caraibi e l’Oceano Atlantico, accomunate da uno stesso destino geografico ma totalmente diverse tra loro. Antigua, allegra e vivace, tra le ritmiche note reggae delle band locali, i profumi speziati della cucina creola e il folklore di feste come il Carnevale che qui, tra l’ultima settimana di luglio e i primi di agosto, impazza tra suoni e colori sgargianti per le strade di St. John’s e presso l’Antigua Recreation Ground che si trasforma in “Carnival City” coinvolgendo tutti in un gigantesco serpentone danzante www.antiguacarnival.com
Lo sciabordio delle onde dell’Oceano, invece, sono l’unico suono che accompagna le regate che ogni anno, da gennaio a metà maggio, attraggono le più belle barche al mondo: la famosa RORC Caribbean 600, l’Antigua Classic Yacht Regatta e l’Antigua Sailing Week. Apre la stagione nautica caraibica l’Antigua Charter Yacht Show, un’attrazione irrinunciabile per gli amanti del settore che potranno ammirare i più grandi e lussuosi yacht del mondo. Quest’anno si svolgerà dal 4 al 9 dicembrealNelson’s Dockyard, patrimonio mondiale dell’UNESCO, a English Harbour e presso la Marina di Falmouth Harbour.
A English Harbour.si arriva percorrendo la tortuosa FigTree Drive, la via che attraversa le colline e la foresta. E la Fig Tree Drive Beach è una delle più ricercate mete di Antigua, a sud, a circa 10 km da St.John’s, la capitale del Paese. La spiaggia, fortemente caraibica, con sabbia bianca e impalpabile e palme inchinate dal vento, è anche un’ottima base per fare snorkeling e sport acquatici. Così come nella vicina Jolly Beach. Da qui è facile visitare il Nelson’s Dockyard, che è stato il più grande cantiere navale della flotta britannica delle Indie Occidentali per più di 200 anni. Oggi è una base di partenza per le barche a vela, con una splendida baia naturale, un museo e vari edifici storici. E la capitale St. John’s, una città coloniale di grande interesse culturale.
Ma Antigua è forse l’isola con più spiagge in assoluto, ben 365, tutte accomunate dall’atmosfera caraibica, ma con caratteristiche diverse grazie alle palme o alle intricate mangrovie o al tappeto di conchiglie che ammorbidisce l’abbacinante biancore della sabbia. Non solo mare, Antigua è anche cultura. Disseminate sull’isola, molte gallerie d’arte invitano a conferire altri contenuti alla leggerezza di una vacanza mondana. Tutt’altra atmosfera a Barbuda, un’isola rilassata, incentrata sulla natura. Ne è la massima espressione il più grande Santuario delle Fregate dove le femmine nidificano orgogliose dei loro maschi dal petto rosso che si gonfia oltre misura durante il corteggiamento.
Qui le spiagge assumono un tenue color rosa grazie a un’infinità di conchiglie che brillano al sole. Le baie sono a volte sormontate da grotte che costituiscono un’interessante caratteristica geologica dell’isola di origine preistorica, come l’Indian Cave. Le grotte di Two Foot Bay, che dominano incredibili insenature, conservano delle incisioni rupestri, i petroglifi amerindi. La gastronomia di Barbuda ha un punto focale, il ristorante Nobu, con il beach club e il barbecue da spiaggia. Tutte le varietà di sushi, naturalmente, ma anche una specialità locale, l’aragosta spinosa. Si può scegliere l’aragosta nella Lobster Craw Trap di Nobu che verrà servita direttamente sulla spiaggia.
Nel 2024 è prevista l’apertura di un albergo Nobu con 30 camere. E’ curioso che, oltre all’aragosta, uno dei piatti tipici di Barbuda sia a base di carne di cervo, una specie animale che qui abbonda. Resta il fatto che ad Antigua e Barbuda dominala cucina creola, una fusion di piatti africani e ingredienti locali come spezie e frutta esotica. La contaminazione africana ha una spiegazione: gli inglesi, finché non fu abolita la schiavitù, per coltivare la canna da zucchero portarono ad Antigua uomini e donne da tutta l’Africa. Di quelle piantagioni ormai abbondate sono rimasti molti mulini a vento.
come arrivare:
Antigua si raggiunge in aereo, atterrando presso l’aeroporto internazionale V.C. Bird, situato a 5 minuti dalla capitale St. John’s, con l’unica lounge all’aperto dei Caraibi. E’ servita da diverse importanti linee aeree di Regno Unito, Europa, Stati Uniti d’America e Canada. Da UK, Virgin Atlantic, 4 voli settimanali da Londra Heathrow e British Airways, 5 voli settimanali da Londra Gatwick
Il Barbuda Express o l’Island Escape sono traghetti giornalieri che collegano le isole in 90 minuti.