Antonio Castello. Ed. Ceccarelli.
di Luisa Chiumenti
E’ stato pubblicato dalla Casa Editrice Ceccarelli il nuovo libro del giornalista Antonio Castello dal titolo “Maschere e Coriandoli” – Guida ai Carnevali più belli e caratteristici d’Italia. Ricordando le tematiche degli altri due libri: “Almanacco dei Giorni di Feste” e “Viaggio nel Tempo”, il presente volume mette a fuoco e completa tutta una serie di studi che l’autore ha compiuto nel corso degli anni, sulle feste più importanti che hanno luogo in Italia, da quelle Religiose alle Rievocazioni Storiche, ai Carnevali. Il Carnevale è una festa mobile (intercorre tra l’Epifania e la vigilia del Mercoledì delle Ceneri) e si celebra nei Paesi di tradizione cristiana ed in particolare in quelli di rito cattolico.
Alla base del rito appare uno stimolo, sia pure inconsapevole, verso una certa forma di trasgressione, alimentata dal fatto di potersi nascondere dietro una maschera. Si considera attiva infatti, la licenza di assumere comportamenti diversi da quelli usuali. Ed ecco che questo volume si presenta anche come un utile strumento per promuovere eventi identitari in un percorso turistico speciale che si muove fra esperienze e tradizioni particolari.Ma non si tratta qui certamente di una delle tante, pur interessanti “Guide turistiche”, bensì di un percorso, attraverso le regioni (venti regioni, con 289 località), con cui si mettono in evidenza le diversità fra linguaggi, costumi e tradizioni. Ed è così che l’autore ci ricorda come i festeggiamenti per il carnevale si svolgano sempre all’insegna della spensieratezza, della voglia di scatenarsi, gioire, ballare, cantare e, soprattutto di mascherarsi.
E se l’origine del Carnevale risiede, anche storicamente, nel fascino del “mascheramento”, l’autore mette in evidenza le particolarità dell’evento in ogni località, e in ogni epoca storica. Si possono così scorgere le radici di ogni evento a cominciare dall’epoca paleolitica, per passare ancora in situazione pagana, ai Saturnalia che si svolgevano, anno dopo anno dal 17 al 23 dicembre, durante i quali, dopo il primo giorno, a carattere religioso, si consumavano i giorni successivi, in pieno divertimento. Si trattava così di una sorta di “liberatoria” dalle regole sociali e religiose con trasgressioni che sollevavano lo spirito dalla monotonia di tutto l’anno.
Ne scaturisce in tal modo la descrizione di credenze e usanze antiche e maschere tipiche, spesso derivate dalla Commedia dell’Arte, divenute parte integrante della cultura e del folclore locale, concorrendo a fare del nostro Paese una meta straordinaria anche sotto questo particolare aspetto. Vengono ricordati i vari Carnevali, come ad esempio quello di Gradoli, organizzato da una Confraternita nata nel 1600 con il compito di recuperare risorse da distribuire ai più poveri per culminare poi con un pranzo servito direttamente dagli stessi confratelli.
Il volume, di agile lettura, è quindi di grande interesse socio-culturale, folclorico e spettacolare e si propone molto bene per una possibile programmazione di visite in tanti luoghi tra i più belli d’Italia, alla ricerca di eventi legati ai vari Carnevali. Oltre che per la partecipazione ad un puro divertimento, il testo invita infatti il lettore a compiere brevi viaggi, ma adatti ad interessanti approfondimenti di ogni speciale angolazione insita nell’evento legato a quel particolare territorio nazionale.
Se il carnevale è celebrato in tutto il mondo (da Rio de Janeiro a Santa Cruz de Tenerife, da New Orleans , Nizza e Londra (Notting Hill) l’autore ha qui scelto di presentare, regione per regione, dal punto di vista scenografico, storico, culturale, sociale e turistico soltanto le innumerevoli manifestazioni che si svolgono in Italia: ben oltre 400 eventi scelti tra i più belli e rilevanti che esistano.
Si svolge così un’avventurosa esplorazione attraverso eventi che suscitano curiosità e ammirazione per ogni dettaglio, dalle maschere vere e proprie, alla rappresentazione stessa, sempre caratterizzata da balli, riti e cerimonie di ogni genere. Il rigore dell’autore, appassionato ricercatore degli aspetti antropologici della cultura italiana, è riuscito qui, come in ogni suo testo precedente, ad offrire al lettore una poderosa e meticolosa ricerca che mette in rilievo un ulteriore e fondamentale aspetto della ricca tradizione folcloristica italiana.