(fino al 21 novembre 2021)
di Luisa Chiumenti
Si potrà visitare prossimamente a Venezia il Padiglione della Repubblica Dominicana presso la St. George’s Anglican Church, in Campo San Vio (Dorsoduro 729/730) nell’ambito della 17^ Mostra Internazionale della Biennale Architettura. Il Ministero della Cultura della Repubblica Dominicana ha scelto il progetto CONEXIÓN dell’artista architetto LiLeón (Lidia León Cabral) e del critico d’arte Roberta Semeraro per rappresentare il padiglione della Repubblica Dominicana in un padiglione organizzato dal Ministero della Cultura della Repubblica Dominicana, dalla Fundación LiLeón e dall’Associazione Culturale RO.SA.M. (con il sostegno del Ministero del Turismo e del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Dominicana e dell’Ambasciata della Repubblica Dominicana in Italia).
(Questi i numerosi artisti presenti: Alex Martínez Suárez, Jesús D’Alessandro, Juan Miguel Pérez, Julia Vicioso Varelas, Orisell Medina-Lagrange, Traza_do (Collective of architects Melisa Vargas, Rafael Selman, Dante Luna, Javier Pérez, José Marion-Landais, Alejandro Marranzini, Carlos Aguilar), Michelle Valdez, Shaney Peña Gómez, Mizoocky Mota, Yomayra Martinó, Carmen Ortega González, Ching Ling Ho, Sara Hermann, Virginia Flores-Sasso, Elia Mariel Martínez). Con “Conexion” (titolo dell’evento), si assiste ad una sorta di “interior design”, in una serie di pannelli formati da foglie di tabacco, organizzate in modo da costituire “uno spazio dinamico e vivo, nel quale si può individuare anche quella che è una fondamentale risorsa sociale e artigianale della Repubblica Dominicana. La chiesa anglicana di St. George’s ( di per sé pluralista ed inclusiva), si manifesta così come uno “spazio collettivo permeabile alle espressioni dell’arte” dove la successione modulare dei pannelli, sembra citare e ricordare le vetrate della parte alta della navata, dedicate ai celebri inglesi residenti a Venezia. E tra questi come non menzionare J. Ruskin, che con la sua notissima opera “The stones of Venice” ha messo in luce per primo l’imprescindibile connessione dell’arte con la natura ed il lavoro dell’uomo. Si presenta al visitatore Un immaginario “giardino autunnale, con foglie di tabacco nelle tonalità ocra e marrone, in analogia con i colori degli arredi sacri e della preziosa cornice settecentesca della pala d’altare: un’idea sulla “suggestione cosmica secondo la quale il movimento ascendente e discendente delle foglie rappresenta il ciclico divenire”, guardando agli spazi collettivi come ad un “bene comune da rispettare e tramandare alle future generazioni”: “un unico organismo vivente, di cui gli uomini sono le infinite particelle in perenne moto trasmigratorio”.
E’ interessante ricordare come un recente studio della California Institute of Technology, abbia messo in luce che le cellule delle piante di tabacco, oltre ad essere molto resistenti, abbiano proprietà meccaniche simili al legno, ciò che fa supporre come, in un futuro non molto lontano, “le foglie di tabacco possano essere utilizzate, nei processi di produzione, anche come materiale di riciclo”. E da qui ecco come i visitatori del Padiglione avranno l’opportunità di partecipare in certo modo anche alle attività svolte nella Repubblica Dominicana e in particolare ad una delle peculiarità di quel Paese legata al tabacco che conduce ad esempio, alla scoperta dei sigari con “Prosigar”. Ed ecco così come si può percorrere un itinerario che si snoda tra l’accoglienza sontuosa di Casa de Campo, tra una partita a golf sullo splendido terreno del Teeth of the Dog e una visita alla Tabacalera de García, ed a Santiago de los Caballeros, cittadina racchiusa tra la Cordigliera settentrionale e quella Centrale, dove anche Davidoff ha scelto di portare tutta la propria produzione, spostandola dall’area cubana, dove fino a quel momento si trovava. È qui infatti dove vedono la luce, dopo severi controlli di produzione e qualità, e passando tra le “dita danzanti” di esperti “torcedores”, sigari delle linee più celebri del brand come Avo, Griffin’s, Zino.
Ricordiamo in particolare come la Repubblica Dominicana, dal 15 al 19 febbraio 2010 abbia realizzato una particolare edizione di Procigar, un evento che ha posto l’attenzione sulla coltivazione di tabacco in alcune zone del Paese, alla scoperta di piantagioni di tabacco, luoghi di lavorazione e produzione del sigaro, accompagnato da seminari e da una serie di piacevoli attività parallele (partite di golf, spettacoli, cene, concerti).