Testo e Foto dii Lorenzo Zelaschi
Mi trovavo a Milano, e nell’aria si respirava un vago sentore di primavera; nel cielo il sole splendeva orgoglioso, e impavidi i suoi flussi elettromagnetici compivano milioni di chilometri in un istante, fino a posarsi sul capo degli abitanti. Qualche uccellino faceva frullare le ali nei turbini di una brezza ancora fredda, insinuandosi come una freccia tra gli edifici. Se uno di questi allegri volatili, solcando l’aria si fosse insinuato nella via denominata MonteNapoleone, sarebbe venuto a conoscenza che in questo periodo – più precisamente dal 3 al 10 febbraio – per la prima volta Montenapoleone District ha organizzato il MonteNapoleone Chinese New Year; tutto ciò, proprio per via del Capodanno Cinese, che quest’anno si celebra il 5 febbraio.
Durante l’evento era presente la mostra di Liu Bolin, artista cinese di fama internazionale conosciuto anche come The Invisible Man, il cui titolo era Hiding in the Fashion District. Liu combina performance e fotografia, mimetizzandosi con l’ambiente, e analizzando di conseguenza la tensione che esiste tra noi individui e la società. Chi avrà passeggiato per queste vie avrà potuto, quindi, ammirare le venti opere esposte en plain air.
Oltre alla mostra, la manifestazione ovviamente comprendeva anche il forum sui driver dell’economia cinese all’epoca di Xi Jinping, e inoltre gli interventi pensati per la clientela cinese, sempre più dedita e appassionata allo shopping italiano. MonteNapoleone District è sinonimo di brand di lusso a livello mondiale – Bottega Veneta, Bulgari, Cartier, Burberry, Dolce&Gabbana, Ermenegildo Zegna, Illy Caffè, Montblanc, Versace e molti altri… – mostrandosi così perfettamente preparato ad accogliere i turisti provenienti dalla Cina che sceglieranno di trascorrere in Italia le loro vacanze. Inoltre, ad oggi, il distretto milanese è l’unica circoscrizione di lusso in Europa ad avere un account ufficiale WeChat per favorire lo sviluppo del turismo proveniente dalla Cina.
Le attività aderenti all’iniziativa, seguendo qualche piccola linea guida, hanno allestito anche vetrine tematiche, dove hanno sfoggiato, gioielli, accessori e capi di abbigliamento; niente bianco e niente nero, colori indossati durante i funerali; campo libero al rosso, invece, in quanto colore considerato di buon auspicio. Parlando di acquisti molto classici, troviamo collane, cravatte e cinture, considerate perfette per le coppie, ma altamente sconsigliate per gli amici. Infine, niente cappelli di colore verde, poiché in Cina indossare un copricapo di quel colore è simbolo di infedeltà coniugale.