VINI, LEGGENDE, ARTE E NATURA
Testo e Foto di Pamela McCourt Francescone
Attica, terra fiera e tenace, nei secoli conquistata dai romani, bizantini, goti, franchi, veneziani e ottomani, si protende nel mare Egeo fino a Capo Sounion e l’antica regione mineraria di Laurion. Ne fanno parte le Isole Saroniche e Kythira, l’entroterra e Atene la capitale, custode impavida di un passato glorioso che oggi abbraccia la contemporaneità con slancio e stile. Con l’intento di ottimizzare la conoscenza del territorio la Direzione Turismo Regione Attica, in collaborazione con aziende vitivinicole, professionisti del turismo, dell’editoria, dell’ospitalità e della gastronomia, ha ideato l’Attica Wine and Food Experience, inaugurata a dicembre con un tour per la stampa e tour operator internazionali. Un club di prodotto articolato per promuovere itinerari che mettono sotto i riflettori, accanto alle ricchezze naturali e storiche in questa antica terra, le sue eccellenze e tipicità enologiche e culinarie.
Se Atene è l’indubbio gioiello nella corona, l’Attica vanta un patrimonio storico, culturale, archeologico e gastronomico di smisurato fascino, e di facile fruibilità grazie alla viabilità moderna che da Atene in un’ora e mezzo arriva a Capo Sounion, il punto più meridionale della regione. Con 6,500 ettari di vigneti, è la prima regione greca per la produzione del vino e sono molte le cantine che si trovano a meno di un’ora dalla capitale, vicine a prestigiosi siti archeologici e spiagge bianche. E’ questa la magia dell’Attica. Tra i luoghi della storia proposti dall’itinerario, il maestoso Tempio di Poseidone, sentinella silenziosa e sacra, che si erige sulla collina rocciosa di Sounion affacciata sul Golfo Saronico. Cantato dal poeta Lord Byron, che su una delle 34 colonne doriche originali ha lasciato scolpita una scritta autografa, la leggenda vuole che su questo colle Egeo, il re di Atene, vedendo tornare la nave del figlio Teseo con una vela nera spiegata, e ritenendo erroneamente che l’amatissimo figlio fosse morto, si gettò nel mare che da lui prese il nome. Nei secoli il tempio è stato un luogo di culto di primaria rilevanza per marinai e pellegrini, e ancora oggi incanta con le sue splendide vedute sull’Egeo, e per tramonti da batticuore che dipingono con riflessi d’oro le austere colonne di marmo.
Più intimo, e immerso nel verde, il Tempio di Artemide di Braurone, dove visse e dove è sepolta Ifigenia che ivi si consacrò ad Artemide, la dea della caccia, che era anche la protettrice delle ragazze nubili e delle gestanti. Sul sito, che sorge in una zona paludosa, sono visibili i resti di un imponente portico, e nel piccolo e curatissimo museo archeologico sono molti e bellissimi le ceramiche e i bassorilievi rinvenuti durante gli scavi. Grazie al clima mite sull’Attica Riviera crescono ulivi, pistacchi, fichi d’india e vitigni, e la regione vanta alcune delle aziende vinicole più apprezzate del Paese che producono vini di grande pregio. Tra i molti luoghi del gusto proposti dal Club la piccola località balneare di Porto Rafti non lontano da Vravrona, dove nel ristorante Kazba vengono servite specialità gustose a base di pesce e frutti di mare abbinati a vini locali. L’azienda vinicola Domaine Vassiliou nei pressi dall’aeroporto internazionale produce i vini Ambelones Vassiliou, Fume Ambelones e Retsina – un bianco 100% Savatiano al quale si aggiunge la resina del pino di Aleppo – da gustare con squisiti stufati e fresche insalate. Su oltre venti ettari la tenuta Pyrgos Vasilissis, la Queen’s Tower Estate, già dimora della Regina Amalia di Oldenberg moglie di Ottone di Grecia, produce i vini biologici Ilion, Malagouzia e Eptalofos che durante le degustazioni vengono apprezzati insieme a sfiziosità locali come la Spanakopita, una fragrante torta salata di formaggio feta e spinaci.
Di Atene Byron scrisse “oltre alla magia del nome, la posizione stessa di Atene la rende la preferita di tutti quelli che amano l’arte o la natura”, e visitando il nuovo Museo dell’Acropoli, progettato dall’architetto svizzero Bernard Tschumi, ci si trova a dialogare con spettacolari testimonianze artistiche dell’antichità. Maestose e armoniose le statue originali delle Cariatidi, le figure femminili che reggevano il tetto del tempio dell’Erechtheion sull’Acropoli. Colpiscono per numero e per bellezza i bassorilievi e la statuaria antica provenienti dal Partenone, magistralmente accomodati in uno spazio luminoso dalle dimensioni imponenti all’ombra dell’Acropoli che sovrasta il museo e la città. Altro tempio contemporaneo della città è Il Centro Culturale della Fondazione Stavros Niarchos, progettato da Renzo Piano.
Un’agora moderna su diciassette ettari di verde, con un tetto che sembra un grande tappeto volante, ospita la Biblioteca Nazionale e il Teatro dell’Opera. Spazi, nelle parole dell’architetto genovese, che devono “servire a fare stare insieme la gente”. La biblioteca un omaggio luminoso e senza confini alla lettura; il teatro dedicato alla lirica uno scrigno a forma di conchiglia con pareti in legno di ciliegia rosso vermiglio, 1.800 poltrone in velluto rosso e un soffitto futuristico blu mediterraneo. Camminando per le vie di Atene la dicotomia della capitale si manifesta a ogni angolo: dalle futuristiche realizzazioni architettoniche di Tschumi e Piana, ai vicoletti di Plaka e Monastiraki con ristoranti caratteristici e bar modaioli all’ombra di chiesette bizantine e palazzi storici, e dalle moderne stazioni della metropolitana dove anfore e ceramiche antiche riposano sotto vetro accanto a punti di ristoro fast food, al pittoresco rituale del cambio della Guardia Nazionale che si ripete ogni ora davanti a bancarelle che vendono le tipiche ciambelle dolci al sesamo koulouri. http://athensattica.com