A un anno della sua istituzione si svilupperà nel corso del 2019 la completa valorizzazione e promozione del Parco Archeologico del Colosseo. La direttrice Alfonsina Russo ha scelto uno spazio davvero eccezionale, qual è l’antica Curia al Foro Romano, fondata da Tullo Ostilio, per fare ascoltare ai giornalisti, alla fine della conferenza stampa, un bellissimo concerto con il tenore Francesco Grollo accompagnato da un quintetto di Santa Cecilia con musiche di Verdi, Puccini, Leoncavallo e Mascagni, alla presenza del direttore dell’Accademia.
Sembrava davvero che i secoli non fossero trascorsi e la potenza dell’intera “romanità” è venuta incontro ai presenti con un fascino unico e indicibile, nella grande sala, con il suo bel pavimento in opus sectile originale (restaurato negli anni trenta),affiancato, lungo le pareti, da pezzi scultorei pregiatissimi.
In tal modo la Curia restaurata con grande oculatezza dall’architetto Maria Grazia Filetici, ritorna al suo iniziale compito: quello di essere un luogo d’incontro e anche di esposizione, poiché, accanto alle numerose iniziative permanenti vi avranno sede grandi mostre, installazioni e allestimenti previsti fino al 2020.
Fra esse ricordiamo: “Roma universalis”, l’impero e la dinastia venuta dall’Africa i Severi, l’ultima grande famiglia imperiale, una rassegna ideata da Clementina Panella con Rossella Rea, Alessandro D’Alessio e Marina Piranomonte (tutte previste entro l’anno in corso) e, per l’anno prossimo: “L’antico ai tempi delle avanguardie: Giacomo Boni, da Venezia a Roma”, dedicata a uno dei più importanti archeologi italiani tra XIX e XX secolo, primo storico direttore del Foro e del Palatino (dove è sepolto), protagonista di una grande stagione di scavi e di restauri.
Fra le grandi novità e aperture programmate vogliamo citare ad esempio ciò che sarà previsto per la Domus Aurea, dove si apriranno nuovi spazi per la visita articolata in dodici tappe attraversando interamente la parte della Domus sul Colle Oppio.
Eccezionale importanza riveste l’apertura per la prima volta al pubblico di alcune strutture importanti della Domus Transitoria, scavate nel Settecento dai Farnese e all’inizio del Novecento da Giacomo Boni al di sotto della “Coenatio Iovis” della Domus Flavia, conosciute come “Bagni di Livia”. Dopo il restauro e la messa in sicurezza, si prevede un percorso di visita arricchito da video, proiezioni e da un progetto illuminotecnico.
E’ programmato inoltre il ritorno dei concerti estivi a Massenzio. E’ stato anche presentato il nuovo logo del Parco Archeologico del Colosseo, di 77 ettari, che comprende anche Palatino, Foro Romano, Domus Aurea, Arco di Costantino e area della Meta Sudante.
Fra le molte altre novità in programma citiamo ancora la prossima apertura dei due musei, del Colosseo (curato dagli architetti Francesco Cellini e Maya Segarra Lagunes) e del Foro (museo ecosostenibile, curato dall’architetto Mario Bellini).
Testo di Luisa Chiumenti