Testo di Teresa Carrubba
E’ proprio nell’ovest della Francia che si fanno le esperienze gastronomiche più interessanti, dal Calvados ai grandi vini, dai frutti di mare al foie gras ,ai formaggi. E’ qui, e precisamente in Normandia che è nato il celebre formaggio Camembert, dalle semplici mani di una contadina, tale Marie Harel, nel 1791. E nel 1890 l’ingegner Ridel crea l’altrettanto famosa scatola tonda di legno per spedirlo nel mondo.
Il Camembert, che non ha bisogno di presentazioni, è doc dal 1983. Doc anche altri antichi formaggi normanni come il Livarot, dal gusto piccante, che i documenti fanno risalire alla fine del Seicento e il Neufchatel, creato addirittura nell’anno 1035, proposto in formati diversi, a tappo, a mattonella, a cuore. Infine il Pont-l’Evèque, piacevolmente delicato, elaborato dai monaci già dal XII secolo. Formaggi questi che si abbinano perfettamente con un buon sidro di mele prodotto tradizionalmente nelle fattorie della Normandia, o quello di pere che si trova solo in questa regione. Dalle mele, in Normandia nasce anche il Calvados, la famosa acquavite che vanta due prodotti doc: “Calvados” e “Calvados du Pays d’Auge”, sottoposto a doppia distillazione in alambicco. Il Calvados, in Normandia è quasi un rituale del trou normand, l’uso di berne un bicchierino a metà di un pranzo importante.
Restando sul tema dei formaggi, di cui la Francia viene da sempre considerata la patria, un discorso a parte meritano i delicatissimi caprini. Insieme al Cognac, che nasce proprio qui, sono la grande specialità del Poitou-Charentes, regione golosissima e tutta da scoprire. Il più prelibato dei caprini è il Chabichou del Poitou, uno dei formaggi francesi più antichi. E’ doc, e si produce in una zona ben delimitata del Poitou-Charentes, quella dei terreni calcarei del Poitou da cui parte una vera e propria strada di questo caprino, la Route du Chabichou. Si tratta di un formaggio di latte di capra intero, a forma di piccolo cono coperto da una crosta bianca che si colora di grigio/blu secondo la stagionatura. Infatti il Chabichou si può gustare fresco di 3 settimane o leggermente stagionato di 2 mesi.
Altro formaggio rinomato della regione del Poitou-Charentes è il Mothais-sur-feuille, tipico della zona delle Deux-Sèvres e chiamato familiarmente “fromage du pays”, formaggio locale. E’ di latte intero crudo, ha la forma di un disco di 10-12 cm e viene presentato su una foglia di platano o di castagno. Insomma, in questa regione, il mondo dei caprini è tutto da scoprire. Morbidi o stagionati, con crosta bianca o ricoperti di una muffa vegetale che conferisce un sapore particolare e ne preserva la freschezza: Grand Mothais, Grand Carré, Grand Mellois, Grosse Bùche.
Ma le eccellenze della Francia Occidentale non si limitano ai formaggi. Che dire dei decantati frutti di mare della Bretagna? A difesa della loro meritata fama, ben 87 ristoratori della regione hanno sottoscritto la carta di qualità dell’“Autentico Plateau di frutti di mare freschi della Bretagna”, che li divide in 2 categorie. La prima comprende Langoustines non glacées (scampi freschi), Araignées (granseole), Huitres (ostriche), Crevettes roses ou grises (gamberetti rosa o grigi). L’altra categoria include Praires, Palourdes, Bigorneaux, Bulots, Clams, Moules, ovvero tutte le varianti bretoni di cozze, vongole e molluschi.
I suddetti ristoratori si impegnano a proporre minimo 3 prodotti per ogni categoria e sempre con almeno due tipi di pane, nero e bianco, maionese casalinga e il classico burro salato. In Bretagna, oltre ai frutti di mare, si gustano le tipiche crépes, una specialità così famosa da istituire a metà estate, quest’anno dal 28 luglio, una festa campestre, la “Fete de la crepe”, al Domaine de Tronjoly, a Gourin nel Morbihan. In questa occasione, in un’atmosfera di tradizioni popolari, costumi tipici, musica e balli, si può gustare l’autentica crepe “Mod Gorin” di grano saraceno, fatta a mano e cotta sul fuoco di legna come una volta.
Tutto diverso nella Valle della Loira, terra di grandi vini, amati persino dai re. La regione durante l’estate organizza molti eventi dedicati ai suoi vini. Per il celebratissimo Sancerre doc, per esempio, intorno a maggio viene effettuata la Fiera dei vini di Sancerre presso le Caves de la Mignonne durante la quale i 14 villaggi che producono il pregiato vino presentano le loro etichette. L’evento si trasforma poi in una vera e propria festa con grandi tavolate e musica. Questa Fiera apre la porta ad altri eventi incentrati sui vini della Valle della Loira, come le “Cantine aperte a Menetou-Salon”, la “Fiera dei vini francesi a Sancerre” con più di 40 doc da degustare e “Foué Avaloue a St Père, fiera dei vini tra i vigneti Coteaux du Giennois.