IL SEGRETO NASCOSTO DELLA CINA
Un trionfo della natura, il Guizhou, la sua vera ricchezza, tanto da comprendere siti acclamati patrimonio mondiale dell’UNESCO, come la Landform Danxia, un parco geologico di formazioni rocciose disegnate dall’erosione del vento e colorato dai diversi componenti minerali. Una natura aspra ma che nasconde un’abbondanza di incredibili e unici paesaggi naturali, come la cascata di Huangguoshu, la grotta di Dragon Palace, la grotta di Zhijin, le spettacolari piantagioni di tè e tabacco a gradoni immersi in una rigogliosa vegetazione, frutto di un clima subtropicale umido monsonico.
Il Guizhou è la provincia cinese con il più alto numero di minoranze etniche che ne fanno un interessante crogiuolo di culture e civiltà e caratterizzano il territorio in variegate sfaccettature. Molti sono i ponti coperti, i cosiddetti ponti del Vento e della Pioggia, e le torri a tamburo costruiti dall’etnia Dong la cui entità si concentra nell’area sud-orientale della Provincia, soprattutto a Zhaoxing, uno dei più grandi villaggi Dong. La minoranza Miao, invece, ha reso inconfondibili i villaggi Langde e Datang, grazie alle tipiche case in legno a palafitta e mulini ad acqua, alcuni risalenti al Seicento che ne fanno quasi un museo all’aperto, e Kaili, centro della cultura Miao, che ospita più di 120 festival ogni anno.
Le etnie Miao e Gejia sono noti per arti e mestieri, tra cui gioielli, ricami, broccati, e per la lavorazione della carta. Le donne Miao sono ricoperte di gioielli luccicanti e sfarzosi copricapo. Complessivamente vengono celebrati 1.000 festival ogni anno a Guizhou dai vari gruppi etnici, offrendo le migliori opportunità per i visitatori di entrare nel vivo delle loro tradizioni e della loro cultura. I festival più famosi includono il Sanyuesan Festival e il Sister’s Meal Festival in primavera, il Liuyueliu Festival in estate e il Festival di Capodanno di Shui in autunno.