per ricordare il matrimonio tra Umberto e Margherita di Savoia
Firenze 1868 – 2018
Sono passati 150 da quando Firenze godeva di quei bagliori di luce effimera che la fecero capitale d’italia; tra il 1865 e il 1870 la città cambiò, subì una trasformazione radicale che colpì la sua storia e i suoi aspetti sociali. Di questi cambiamenti non sempre felici ne scrisse la penna pungente di Carlo Lorenzini, passato alla storia con lo pseudonimo del Collodi, il quale fu polemico a tal punto che anche nel suo famoso racconto per ragazzi, quella storia di un burattino che si intitola Pinocchio, inserì fatti, ricordi, momenti storici e denunce.È da quel breve passo del XIX capitolo, dove si parla del giovane Imperatore che regnava nella città di Acchiappa-citrulli, alcuni studiosi ravvisano un cenno al matrimonio reale, infatti «avendo riportato una gran vittoria contro i suoi nemici, ordinò grandi feste pubbliche, luminarie, fuochi artificiali, corse di barberi e velocipedi, e in segno di maggiore esultanza, volle che fossero aperte le carceri e mandati fuori tutti i malandrini.» L’associazione Pinocchio a Casa Sua, coordinatrice dell’evento ha preso spunto da questo scritto per promuovere l’evento legato al 150° dei festeggiamenti fiorentini per il matrimonio tra Umberto e Margherita di Savoia. Fu questo un particolare evento sociale del quale si discuterà al convegno “Momenti storici di Firenze capitale: quando la folla capì di essere italiana” nel pomeriggio del 5 maggio, a partire dalle ore 15 alla Villa Medicea del Poggio Imperiale.
La conferenza, che sarà aperta dal presidente del consiglio Regione Toscana Eugenio Giani e vedrà interventi dei professori Cosimo Ceccuti per la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, Giovanni Cipriani e Teresa Pasqui per il Comitato Fiorentino per il Risorgimento, Maria Cristina de Montamayor della casa editrice MCM, Damiano Landi per il Touring Club Italiano e Giuseppe Garbarino dell’associazione Pinocchio a Casa Sua che spiegherà i legami tra Pinocchio e la storia patria dell’epoca, inquadrando le motivazioni di questo ricordo per i 150 anni dei festeggiamenti fiorentini per il matrimonio tra Umberto e Margherita di Savoia. Gli argomenti degli altri ospiti spazieranno dalle curiosità dell’abbigliamento dell’epoca, gli aspetti sociali legati all’evento del 1868, quando per assistere agli imponenti festeggiamenti nella giovane capitale, dopo il matrimonio celebrato a Torino, sembra che arrivarono in città attirati dalla curiosità ben centomila persone.
Al pomeriggio culturale seguirà un evento benefico, la ricostituzione di un “Gran Ballo di Corte” a favore di una onlus cittadina, Voa Voa Amici di Sofia sostenuto da diversi attori, infatti oltre al patrocinio della Regione Toscana e Comune di Firenze, troviamo, rappresentate dal Prof. Dott. Pierluigi Duvina e dal Dott. Giovanni Duvina anche gli Ordini Dinastici di Casa Savoia, la Consulta dei Senatori del Regno, le Guardie d’Onore del Pantheon, oltre al Rotary Lorenzo il Magnifico e Lions Club Poggio Imperiale.Il Gran Ballo di Corte avrà la coreografia di Donald Francis dell’Atelier de Danse di Firenze, abile maestro di ballo storico ottocentesco che ha selezionato una serie di danze e musiche di quel periodo che faranno rivivere momenti unici a tutti i presenti. Alla serata partecipa anche un folto gruppo di ospiti che indosseranno abiti nel gusto dell’epoca, quindi frac per gli uomini e gli ampi vestiti con crinolina per le dame. Madrina d’Onore della serata sarà l’amata e intramontabile attrice Gina Lollobrigida, da tempo sostenitrice della onlus Via Voa Amici di Sofia. Tutti aspettano di poter vedere da lei un accenno di valzer nella Sala Bianca del Poggio Imperiale.
Testo di Giuseppe Garbarino