Il Mingalar Bus. Ora anche Yangon, città regina ed ex-capitale del Myanmar, offre quel servizio di trasporto turistico che siamo abituati a vedere sfrecciare intorno ai monumenti delle grandi capitali: un bus scoperto open-top che permette di assaporare la città da una posizione privilegiata.
Il Mingalar Bus, che entrerà ufficialmente in servizio tra pochi giorni, parte dal Sule Pagoda, il kilometro zero di Yangon, due volte al giorno, la mattina e al tramonto. Per ora di questi mezzi, con posti per una trentina di passeggeri, ce n’è uno solo ma, assicurano i titolari, la flotta macchina è destinata a crescere a breve.
La corsa del mattino gira intorno al centralissimo Maha Bandoola Park prima di immettersi sulla Strand Road che costeggia il fiume Yangon. Il fiume non si vede per le file di magazzini che costeggiano il porto ma presto si arriva nella township periferica di Ahlone e, poco più lontano, la prima fermata nella township di Kyeemyindaing, dove sono raggruppati gli artigiani che producono gli ombrelli hti, che sovrastano le pagode nel Myanmar.
Nelle piccole botteghe lungo la strada questi artigiani lavorano il tradizionale ornamento, a forma di un’alta corona con tanti cerchi concentrici, alto da tre a undici strati. Prodotti oggi in acciaio e ricoperti di uno strato color oro, e non più in ottone come una volta, questi ombrelli di tutte le misure vengono esportati in tutto il Paese.
Lungo una stradina laterale si trova uno dei mercati più genuini di Yangon con centinaia di venditori che mettono in mostra i loro prodotti su bancarelle e direttamente sulla strada. Verdure e frutti di tutti i colori e tutte le forme ma anche carne e pesce, abilmente tagliato secondo i desideri degli acquirenti con l’aiuto di pesanti mannaie.
La seconda fermata, poco lontano, è per visitare il Yangon War Cemetery, il cimitero per soldati inglesi caduti durante le Guerre Anglo-Birmane di fine 1800. A piedi si raggiunge un convento di suore buddhiste dove si può assistere ai rituali quotidiani di queste donne vestite di rosa che dedicano le loro vite ad assistere i monaci e a pregare.
Ultima tappa una visita al Pagoda Maha Wizaya, ai piedi del veneratissimo Shwedagon, simbolo del paese e della devozione del popolo birmano. Il Maha Wizata, una versione meno imponente ma con linee simili, risale al 1980 e se nulla ha della maestosità e sacralità dello Shwedagon, vale una visita per gli interni curiosi.
Il Mingalar Bus opera tutti e giorni e il costo del biglietto è di $15 per la corsa mattutina e $23 per quella serale che comprende una visita allo Shwedagon al tramonto e una sosta al mercato notturno per gustare lo street food lungo la Strand Road.
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Tourism Myanmar
Testo e foto di Pamela McCourt Francescone