Una retrospettiva a Roma – Palazzo delle Esposizioni.(fino al 6 maggio 2018)
di Luisa Chiumenti
Curata da Daniela Lancioni e Ilaria Bernardi, è stata allestita nelle sale del Palazzo delle Esposizioni in Roma, un’ampia retrospettiva di Cesare Tacchi, un artista dalla intensa creatività che, iniziato il suo percorso negli anni cinquanta, vide accanto a sé l’impegno di altri, numerosi artisti di successo : da Schifano a Tano Festa a Renato Mambor, Sergio Lombardo e Giosetta Fioroni.
Molti i materiali d’archivio che, resi disponibili dagli eredi, hanno offerto alle curatrici la possibilità di chiarire quasi tutti gli aspetti della sua produzione, che spesso si è avvicinata alla creazione artigianale, specie nel periodo in cui, intorno al 1964, Tacchi ha sperimentato quella che si definì come “fuga dalla superficie piana” che “estroflette la tela modellata sul proprio corpo”. Ed ecco porre, in alcuni suoi iniziali dipinti, una imbottitura fatta con il capoc una fibra naturale leggera utilizzata per imbottire i divani realizzati a capitonné; ne sono esempi la “Poltrona Rossa” (1964) e la “Poltrona Gialla” (1964) prive della figura umana che viene solo disegnata con la proiezione sulla stoffa, come in “Paola e poltrona” (1964) riferita a Paola Pitagora, “Renato e poltrona” (Renato Mambor).
E’ di Simona Magrelli e Claudio Carbonaro, un interessante approfondimento (v.Catalogo), sulle tappezzerie realizzate in quegli anni, che ne chiarisce la storia. Sul finire del suo percorso artistico, ecco il suo avvicinamento al “concettuale” con le installazioni e i dipinti realizzati a partire dagli anni ‘80 fino al 2014, anno della sua morte. Si segnala il corposo Catalogo a cura di Daniela Lancioni e di Ilaria Bernardi, con testi delle curatrici, dell’artista e una selezione di testi critici inediti, con schede delle opere e un ricchissimo apparato iconografico. www.palaexpo.it